C'è UNA COSA CHE NON CAPISCO...COME FA UNA PERSONA A SCEGLIERE DI NON VIVERE PIù,DI LASCIARE ANDARE LA SUA VITA E DI ABBANDONARE I SUOI FAMIGLIARI,SUO FIGLIO....
E QS "SOLO" PERCHè NON SI SENTE IN GRADO DI AFRONTARE SCELTE SBAGLIATE O QUALCOSA CHE ORMAI STA STRETTO..
MA DICO,...CON TUTTA LA GENTE CHE VORREBBE VIVERE E NON PUO' ....
PERCHE' SUCCEDONO QS COSE...COME SI FA A PERDONARE COLUI CHE LASCIA COSI' SOLI????????''

KOCCA ha scritto:

C'è UNA COSA CHE NON CAPISCO...COME FA UNA PERSONA A SCEGLIERE DI NON VIVERE PIù,DI LASCIARE ANDARE LA SUA VITA E DI ABBANDONARE I SUOI FAMIGLIARI,SUO FIGLIO....
E QS "SOLO" PERCHè NON SI SENTE IN GRADO DI AFRONTARE SCELTE SBAGLIATE O QUALCOSA CHE ORMAI STA STRETTO..
MA DICO,...CON TUTTA LA GENTE CHE VORREBBE VIVERE E NON PUO' ....
PERCHE' SUCCEDONO QS COSE...COME SI FA A PERDONARE COLUI CHE LASCIA COSI' SOLI????????''

Non credo che la gente la faccia finita così, tanto perchè la domenica non ha niente di meglio da fare. Dietro a un suicidio ci sono cause profonde, spesso incomprensibili a chi assiste da fuori al fenomeno. Un esempio dei più tristi, può essere un ragazzo che si uccide perchè perseguitato dai bulli. Può sembrare una cazzata, delle prese in giro... ragazzate! Ma se ci sei dentro la vedi diversamente... E allora di chi è "la colpa", se c'è? Di chi si ammazza o del mondo esterno? Di chi fa' troppo spesso affidamento sull'idea che si DEBBA andare avanti, di forza, o di chi si trova passivamente invischiato in situazioni di cui magari nemmeno ha colpa?

Ma mettiamo un attimo da parte queste considerazioni: Chi ti dice che a un "Diritto alla vita" debba corrispondere un "Dovere alla vita"?
Io sono tra quelli che pensano "Nessuno mi ha chiesto se volevo venire al mondo". Per cui la mia vita la gestisco come voglio. Per me, finchè non danneggi le persone attorno a te, hai diritto di farti ciò che vuoi. Il corpo è tuo, è uno strumento che puoi adoperare come meglio credi. Drogarlo, imberlo d'alcool, diventare anoressico e poi obeso... Libero di seguire tutto ciò che pensi possa renderti felice, senza bisogno che qualcuno da fuori ti impoga degli stili di vita.

E poi: se io stesso, non ho diritto di disporre della mia vita liberamente, che diritto avrebbe la mia famiglia e chi mi sta' attorno di farlo? Io non sono "delle altre persone". Io sono "mio". E tutti abbiamo punti di vista diversi, quindi non so' con che criterio "Giudicare" le vite altrui.

Non credo che le scelte delle persone vadano sempre capite. Sono certo però, che queste vadano assolutamente rispettate. E senza farsi troppe domande.

Cooler ha scritto:

Non credo che la gente la faccia finita così, tanto perchè la domenica non ha niente di meglio da fare. Dietro a un suicidio ci sono cause profonde, spesso incomprensibili a chi assiste da fuori al fenomeno. Un esempio dei più tristi, può essere un ragazzo che si uccide perchè perseguitato dai bulli. Può sembrare una cazzata, delle prese in giro... ragazzate! Ma se ci sei dentro la vedi diversamente... E allora di chi è "la colpa", se c'è? Di chi si ammazza o del mondo esterno? Di chi fa' troppo spesso affidamento sull'idea che si DEBBA andare avanti, di forza, o di chi si trova passivamente invischiato in situazioni di cui magari nemmeno ha colpa?

Ma mettiamo un attimo da parte queste considerazioni: Chi ti dice che a un "Diritto alla vita" debba corrispondere un "Dovere alla vita"?
Io sono tra quelli che pensano "Nessuno mi ha chiesto se volevo venire al mondo". Per cui la mia vita la gestisco come voglio. Per me, finchè non danneggi le persone attorno a te, hai diritto di farti ciò che vuoi. Il corpo è tuo, è uno strumento che puoi adoperare come meglio credi. Drogarlo, imberlo d'alcool, diventare anoressico e poi obeso... Libero di seguire tutto ciò che pensi possa renderti felice, senza bisogno che qualcuno da fuori ti impoga degli stili di vita.

E poi: se io stesso, non ho diritto di disporre della mia vita liberamente, che diritto avrebbe la mia famiglia e chi mi sta' attorno di farlo? Io non sono "delle altre persone". Io sono "mio". E tutti abbiamo punti di vista diversi, quindi non so' con che criterio "Giudicare" le vite altrui.

Non credo che le scelte delle persone vadano sempre capite. Sono certo però, che queste vadano assolutamente rispettate. E senza farsi troppe domande.

QUOTO IN PIENO

..SI CERTO LO CAPISCO ..IL CORPO è IL PROPRIO E SI PUò DECIDERE DI FARE CIò CHE SI VUOLE, PERCHè SI è PADRONE DELLA PROPRIA VITA...DICO SOLO CHE QUANDO C'è DI MEZZO UN BIMBO FORSE NON BISOGNEREBBE ESSERE TROPPO EGOISTI .....
BISOGNEREBBE PENSARE ANCHE A QUELLA CREATURA CHE SI è MESSA AL MONDO E CHE ADESSO SI RITROVA SENZA PADRE....INDIFESO E SENZA CHE ABBIA POTUTO DIRE LA SUA...

Ma secondo me non si può mai capire fino in fondo il pensiero di un suicida, cosa lo ha portato a compiere quel gesto...
Quindi secondo me non si può giudicare...

Credo sia una di quelle situazioni in cui, se non ci stai dentro, non puoi sapere cosa significhi. Non sapendo esattamente di cosa si stia parlando, di conseguenza non puoi essere in grado di giudicare quel tale comportamento.
Condivido il pensiero di Cooler quando dice che "finchè non danneggi nessuno, hai il diritto di farti ciò che vuoi".
Solo che, a volte, le persone le metti in mezzo comunque, anche se involontariamente. E' questione di moralità, di buon senso, di rispetto e gratitudine verso la vita ma soprattutto di forza d'animo.
Si può amare così tanto la vita che vederla sporcare così fa soffrire al punto di scegliere la decisione più drastica. Oppure puoi decidere di prendere quel poco di buono che ne è rimasto e magari piantare tu altri semini. Puoi essere la persona più altruista e generosa del mondo, è la debolezza d'animo che ti può far cedere.