<<Nella serie infinita dei numeri naturali, esistono alcuni numeri speciali, i numeri primi, divisibili solo per se stessi e per uno. Se ne stanno come tutti gli altri schiacciati tra due numeri, ma hanno qualcosa di strano, si distinguono dagli altri e conservano un alone di seducente mistero che ha catturato l'interesse di generazioni di matematici. Fra questi, esistono poi dei numeri ancora più particolari e affascinanti, gli studiosi li hanno definiti "primi gemelli": sono due numeri primi separati da un unico numero. L'11 e il 13, il 17 e il 19, il 41 e il 43… A mano a mano che si va avanti questi numeri compaiono sempre con minore frequenza, ma, gli studiosi assicurano, anche quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatterà in altri due gemelli, stretti l'uno all'altro nella loro solitudine.
Mattia e Alice, i protagonisti di questo romanzo, sono così, due persone speciali che viaggiano sullo stesso binario ma destinati a non incontrarsi mai. Sono due universi implosi, incapaci di aprirsi al mondo che li circonda, di comunicare i pensieri e i sentimenti che affollano i loro abissi. Due storie difficili, due infanzie compromesse da un pesante macigno che si trascina nel tempo affollando le loro fragili esistenze fino alla maturità. Tra gli amici, in famiglia, sul lavoro, Alice e Mattia, portano dentro e fuori di sé i segni di un passato terribile. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo fino a portarli a un isolamento atrocemente arreso.
Paolo Giordano descrive la parabola di queste due giovani esistenze attraverso parole commosse eppure lucidissime. Il tono del romanzo cresce non appena ci si inoltra nel racconto e nelle vite dei protagonisti. Anche la sintassi e la complessità della frase si evolvono a mano a mano che i due ragazzi crescono, guidandoci in un percorso che conduce lentamente verso significati più acuti. Le descrizioni quasi elementari dei primi capitoli, quando le vite di Mattia e Alice devono ancora incrociarsi, lasciano il posto a una profondità di pensiero imprevedibile e inaspettata. Il linguaggio si affina, le frasi si intrecciano, i pensieri si complicano.
La solitudine dei numeri primi è un romanzo che ci cresce tra le mani, che parte in sordina per esplodere nel finale, è un'opera delicata e terribile allo stesso tempo in cui, al posto degli adolescenti belli e perfetti che affollano le pagine dei romanzi contemporanei, emergono due protagonisti imperfetti e marginali.
I turbamenti e le cicatrici, i fallimenti mai confessati e l'incapacità di vivere quelli che normalmente sono considerati successi, insomma tutta l'umanità scartata dagli altri scrittori, entra nelle pagine di Paolo Giordano. Questo giovane fisico torinese, con la sua opera prima, sposta il baricentro del mondo verso l'angolo oscuro e disprezzato della società, facendo leva, come un moderno Galileo, sulla vita dei suoi ragazzi speciali.
L'ennesima dimostrazione della vivacità che caratterizza la generazione dei trentenni italiani, un esperimento ben riuscito che conferma una regola elementare: a volte basta spostare il punto di osservazione perché un altro universo ci esploda, meravigliosamente, tra le mani.>>

Ho divorato questo libro in meno di 48 ore!
Ho lasciato che le storie di Alice e Mattia mi scorressero nelle vene e quando sono arrivata all'ultimo capitolo, non volevo che finisse ma non avevo scelta, anche perchè l'ultimo capitolo è di sole tre pagine
Chi di voi l'ha letto? Vi è piaciuto?
Se non l'avete ancora fatto, CORRETE IN LIBRERIA!! Sono soldi spesi bene

Spoiler:

Un bellissimo libro, che mi ha anche molto ispirato. Io leggo poco, ma questo l'ho letto in due giorni. Premio strega di 2 anni fa', è stato veramente stupendo. Un libro che racconta in modo diverso il mondo degli adolscenti, molto diverso da quello che è Moccia o altri scrittori che fanno breccia su sentimentucci di più facile commercializzazione.
Parlando con degli adulti, si sono addirittura chiesti "Ma è davvero così?".
E' un libro che non lascia spazio a troppi pensieri ma solo a emozioni. Una storia che fino alle ultime pagine ti fa' stringere i denti e imprecare contro i personaggi, quasi a cercare di comandarne le azioni, alimentando la speranza di leggere quel qualcosa...
E' un libro che non delude. Decisamente. Un autore giovane che finalmente vince un premio prestigioso come questo, è assolutamente una vittoria per molti esordiente o ragazzi che si vedono troppo spesso messi in disparte perchè, per quanto bravi, il loro nome non è una garanzia di incassi.

Giordano è forte nelle sue parole, e non ha paura di suscitare emozioni anche scomode nel lettore (es.: la scena della caramella). Coglie perfettamente violenza e leggerenza di un mondo ai più sconosciuto, trattando anche temi attuali (Autolesionismo giovanile, anoressia...) senza paura di dire le cose come stanno, ma senza perdere il filo conduttore della trama.

La trama di per sè non presenta grandi innovazioni, ma i colpi di scena sono sapientemente distribuiti per non spezzare troppo la lettura con un "Ma basta! E' impossibile tutto questo!" e senza neanche far pensare che il libro fatichi a macinare, a concludere qualcosa. E' un libro non troppo voluminoso ma consistente, che non pesa. La cornice è totalmente realistica, e l'idea di percorrere più di una età della vita dei protagonisti, è stata un'idea molto interessante e che ha incuriosito.

Un libro assolutamente consigliato a tutte le età: giovani e meno giovani. Un libro da cui tutti abbiamo da imparare.

Forse uno dei più belli che abbia mai letto.

Ricky-One ha scritto:

Forse uno dei più belli che abbia mai letto.

L'ho letto anch'io in pochissimo tempo. E' un libro che ti prende, ti fa immedisimare nei personaggi, nelle loro emozioni.
Belo, bello. Lo consiglio a tutti, davvero.

Ricky-One ha scritto:

E' un libro che non lascia spazio a troppi pensieri ma solo a emozioni. Una storia che fino alle ultime pagine ti fa' stringere i denti e imprecare contro i personaggi, quasi a cercare di comandarne le azioni, alimentando la speranza di leggere quel qualcosa...

Verissimo..
Quante volte ho odiato Mattia, quando faceva esattamente quello che non avrei voluto facesse!! E un sacco di volte ho sofferto per decisioni che in quel momento mi sembravano sbagliate..come quando vedi un'amico sbagliare tutto ma non puoi fare niente per intervenire!

Ricky-One ha scritto:

E' un libro che non delude. Decisamente. Un autore giovane che finalmente vince un premio prestigioso come questo, è assolutamente una vittoria per molti esordiente o ragazzi che si vedono troppo spesso messi in disparte perchè, per quanto bravi, il loro nome non è una garanzia di incassi.

La cosa che mi ha colpita di più è proprio il fatto che un libro così profondo, con messaggi così importanti l'abbia scritto un ragazzo giovanissimo! Ancora di più va premiato!

l'ho appena finito... dopo aver visto il film... il film non mi è piaciuto per niente... però mi ha dato l' ispirazione per leggere il libro... c'erano cose che il film lasciava a metà e leggendo il libro ho chiarito i punti "oscuri"
comunque è bellissimo... mi ha coinvolto... bello!!

Better ha scritto:

l'ho appena finito... dopo aver visto il film... il film non mi è piaciuto per niente... però mi ha dato l' ispirazione per leggere il libro... c'erano cose che il film lasciava a metà e leggendo il libro ho chiarito i punti "oscuri"
comunque è bellissimo... mi ha coinvolto... bello!!

io del film ho visto i primi 5 minuti e ho spento.. non volevo rovinarmi assolutamente il ricordo che ho del libro...

Il film mi ha profondamente scioccato... Ero andato al cinema a vederlo e ho pensato... "E sta porcheria?"
Ci sono cose che nel libro non ci sono, e mancano altre... e per me se non hai letto il libro alcune cose sono decisamente incomprensibili...

Ricky-One ha scritto:

Il film mi ha profondamente scioccato... Ero andato al cinema a vederlo e ho pensato... "E sta porcheria?"

Veramente orribile rispetto al libro..
Che poi se non non legge il libro prima non capisce veramente un cazzo.

BellaGigugin ha scritto:

Ricky-One ha scritto:

Il film mi ha profondamente scioccato... Ero andato al cinema a vederlo e ho pensato... "E sta porcheria?"

Veramente orribile rispetto al libro..
Che poi se non non legge il libro prima non capisce veramente un cazzo.

Io l'ho visto di notte e mi sono pentita amaramente!

ho visto a tocchi il film ultimamente che lo davano su premium... e sinceramente mi sembrava gia strano di per se mi sembrava un po sciocco... pero mi attirava.. e mi son ricordata di voi che avevate parlato del libro... e poiche so che molte volte i film non c entrano un cazzo con il libri a cui sono ispirati ho deciso di prendere il libro.. infatti ora l ho ordinato e sto aspettando che arrivi per leggero...
credo che dalle vostre critiche non mi deludera :)

Ary ha scritto:

ho visto a tocchi il film ultimamente che lo davano su premium... e sinceramente mi sembrava gia strano di per se mi sembrava un po sciocco... pero mi attirava.. e mi son ricordata di voi che avevate parlato del libro... e poiche so che molte volte i film non c entrano un cazzo con il libri a cui sono ispirati ho deciso di prendere il libro.. infatti ora l ho ordinato e sto aspettando che arrivi per leggero...
credo che dalle vostre critiche non mi deludera :)

Il film è da buttare! Il libro è meraviglioso, leggilo, non te ne pentirai :)