Il ritratto di Dorian Gray si configura come un eccellente capolavoro della letteratura inglese e come una vera e propria celebrazione del culto della bellezza. Una ‘professione di fede’ che Wilde tende a fare propria e a perseguire nell’arco della sua intera esistenza, sia attraverso la sua produzione artistica che per mezzo della sua condotta decisamente anti-Vittoriana e anti-conformista, sprezzante del buonsenso e dei canoni della morale borghese.

La vita per Wilde, si configura infatti come un’opera d’arte ben riuscita. Wilde opta quindi per il rovesciamento del principio secondo cui è l’arte che imita la vita, trasformandolo nel presupposto per il quale è la vita ad imitare l’arte. La vita è pertanto prodotto e risultato dell’arte. Di qui l’importanza attribuita all’apparenza e al dominio dei sensi, che perviene quindi all’estetismo (dal greco αἴσθησις, ‘percezione con i sensi’), atteggiamento tipicamente wildiano (ma anche dannunziano) e caratterizzato dalla concezione di un'arte fondamentalmente fine a se stessa (art for art’s sake).

Un’esperienza, quella estetica, che non sempre si rivela giusta e retta. La visione della vita come arte implica infatti da un lato la ricerca del piacere, ovvero l’edonismo, dall’altro uno stile di vita disinibito e dissoluto che porta allo sfacelo morale e, nel caso di Dorian Gray, al crimine.

La storia di Dorian è la storia di un ragazzo particolarmente bello, il quale, proprio in virtù del suo straordinario fascino, viene dipinto in un quadro dal pittore Basil. Dorian viene però anche plagiato e iniziato al culto della bellezza dall’esteta lord Henry, il quale gli spalanca contemporaneamente le porte del Male, ribadendogli più volte: «La vita ha in serbo tutto per voi. Non c’è nulla che voi non possiate ottenere, con la vostra straordinaria bellezza.» Mentre Dorian contempla la sua bellezza fedelmente raffigurata nel quadro esprime, quasi innocentemente il desiderio che il dipinto possa portare al suo posto i segni del passare del tempo, in modo che la sua bellezza originaria si possa mantenere per sempre intatta e inalterata. Il ‘patto col diavolo’ però si realizza e, mentre il quadro porta i segni dell’età che avanza, l’anima di Dorian porta quelli della progressiva decadenza morale, alla quale l’eccessiva dedizione al culto del bello (ma anche la lettura del romanzo À rebours di Huysmans) lo ha condotto. Scrive Wilde nel romanzo: «Niente ti rende così vanitoso come sentirti dare del peccatore»; e ancora: «Il peccato è una cosa che si legge nel volto di un uomo. Il peccato non si può nascondere.»

Amo questo libro

Spoiler:

Spoiler:

Ci sono pagine e pagine che posterei ma è tardi, e non posso scrivere molto u.u
anzi...or lascio così...domani finisco di postare!!

Leggetelooo! Non sarà tempo buttato

io l'ho iniziato ma..... mi ha fatto venire più sonno che voglia di leggere..magari riproverò

io lo stò leggendo ora :D

è stupendo.
è nella mia top five :D

io nn l'ho letto! ho studiato l'autore e la trama della storia in letteratura inglese, xo ho visto il film e m è piaciuto! e sono intenzionata a leggere il libroooo =D

Dan ha scritto:

io nn l'ho letto! ho studiato l'autore e la trama della storia in letteratura inglese, xo ho visto il film e m è piaciuto! e sono intenzionata a leggere il libroooo =D

Il film ci azzecca molto poco col libro.
Il libro è cento volte più bello

be la maggior parte delle volte il libro è piu bello del film...cmq dopo che leggero t dirò!

Il libro è veramente niente male, un pò impegnativo, Wilde non usa di certo un linguaggio di media/bassa lega anzi, scrive in modo di far pensare molto il lettore con i suoi "pensieri" sul modo di viver moderno che alla fine se ci soffermiamo a pensare un pò..
Non era così distante dall'attuale modo di vivere anzi si può dire che il buon vecchio oscar abbia avuto una palla di vetro per poter scriver certe cose, certi pensieri che.. Tutt'ora nel ventunesimo secolo sono di un'attualità a dir poco stravolgente. Che dire i geni si contraddistinguono sempre no?
Sul film stendiamo un piumone pietoso, solita americana che sfrutta una grande opera di un grande artista per far quattro soldi a discapito del romanzo e dei suoi estimatori che ne rimarranno abbastanza delusi se avevano qualche aspettativa positiva.
Meglio la carta e i buoni e vecchi libri per gustarsi certi capolavori
Consiglio il libro vivamente =)

L'ho letto anch'io..
Anche se preferisco altri generi mi è piaciuto..

il mio libro preferito!

supermario586 ha scritto:

il mio libro preferito!

Anche il mio Marietto
Ho riletto il libro non so quante volte! E' accanto al pc e ogni tanto lo apro e leggo un capitolo, o pagine e frasi che ho sottolineato e segnalato come le più belle!
Il film è bello, ovviamente meno del libro, ma è sempre così! Secondo me hanno focalizzato troppo l'attenzione sul peccato carnale. Dorian diventa Cinico e dannato gradualmente, pagina dopo pagina, e non si limita ai peccati carnali e all'omicidio!
Nel film viene rappresentato come uno Gigolò, che se la fa con madre e figlia insieme e stop! Invece no, lui è il male, ha venduto l'anima al diavolo, rappresenta l'incarnazione dell'edonè, il piacere, non inteso solamente come piacere carnale!
Il film ha sminuito, o meglio, ha semplificato il reale messaggio di Wilde, e dopo aver letto il libro, forse le critiche sono troppe, quindi mi fermo qui!

Pure il mio libro preferito!
Adoro wilde! da notare la citazione in firma

poSka ha scritto:

Pure il mio libro preferito!
Adoro wilde! da notare la citazione in firma

Un libro che non mi è piaciuto assolutamente!!!!
Sarò tra i pochi al mondo ma mi ha annoiato...

Non sono riuscito a finirlo.
non mi rispecchio in nessuno dei personaggi, anche se devo ammettere che qualche spunto me l'ha offerto..