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 SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.

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MessaggioTitolo: SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.   SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. Icon_minitimeLun Feb 07, 2011 12:07 pm

EPPURE LA GENTE PENSA QUESTO DI "NOI".
SI, E' VERO, IO SONO FORTUNATO...PERCHE' CERTE COSE NON LE VIVO PIU'. NE VIVO ALTRE, LAVORANDO IN PSICHIATRIA.
MA MIA MOGLIE LAVORA IN UN REPARTO UN PO' PIU' " DIFFICILE".
LA MEDICINA.
MA ANCHE LA CHIRURGIA.... IL PRONTO SOCCORSO... ECC.
SONO TANTI I REPARTI "INFERNALI" PER NOI INFERMIERI.
REPARTI CHE ..."SAI CHE NON E' UN PARTY".
LEGGETE QUESTA LETTERA. IO LA TROVO ECCELLENTE PER DESCRIVERE LA REALTA' IN CUI NOI INFERMIERI SIAMO INSERITI.
A VOLTE CONTRO LA NOSTRA VOLONTA'.


Citazione :
Sono un infermiere e mi sono
sentito toccato da vicino. Mi permetta di spiegarle le motivazioni di
tale disagio.







Si leggono mille argomentazioni, esperienze personali, aneddoti che
riguardano il personale ospedaliero; la cronaca puntualmente addita
una struttura piuttosto che un'altra per casi di "malpractice". Sono
da sempre un grande sostenitore della giustizia in senso lato, quindi
sono il primo a dichiarare che è giusto, anzi, doveroso, da parte dei
media, informare il popolo italiano circa le vicissitudini disastrose,
dannose e raccapriccianti che succedono negli ospedali o nelle
strutture private nel nostro Paese.

Ma, ed esistono tanti
"ma", la malpractice è sempre esistita. Solo da qualche anno, forse
emulando gli altri Stati "l'affare sanitario" è diventato di dominio
pubblico. Da qualche anno il SSN è cambiato. Da qualche anno la
formazione universitaria è cambiata e consequentemente il modo di "fare
sanità"... almeno per quanto riguarda gli infermieri.

Forse non tutti sanno che...


- gli infermieri sono laureati, ora.
- gli infermieri posso accedere a Master di I e II livello od accedere ad una
Laurea Specialistica.
- gli infermieri sono pochi, su tutto il territorio nazionale, in relazione al fabbisogno reale nelle strutture pubbliche.
- gli infermieri statali sono sottopagati.
-
gli infermieri statali lavorano in strutture che non consentono loro
di eseguire il proprio lavoro in sicurezza, in autonomia, per il
benessere delle persone che assistono.
- gli infermieri fanno turni
su turni su turni, talvolta sono reperibili, saltano le ferie se un
collega si ammala, rientrano dai riposi che spettano loro di diritto
dopo le notti se il bimbo della collega ha la febbre e lei non può
venire a fare il turno del mattino.
- gli infermieri fanno il loro
lavoro, quello degli ausiliari, degli Operatori Socio Sanitari (perchè
non tutte le strutture hanno, appunto, gli OSS), dei fisioterapisti,
dei nutrizionisti, dei medici, ....
- gli infermieri compilano carte
su carte, al pc o su centinaia di fogli che vanno a completare la
cartella integrata, per ogni singolo paziente che passa nel reparto.
- gli infermieri non hanno più il cosiddetto Mansionario, documento che
indicava per filo e per segno le mansioni che potevano o non potevano
eseguire. Ora sono "allo sbaraglio", aggrappati a
quella cosa che si chiama COMPETENZA e che molto spesso è in conflitto
con il loro dovere e quello del medico, con l'ignoranza collettiva e
l'organizzazione interna di un reparto o di una struttura.
- gli infermieri in alcuni reparti sono da soli di notte, con 15-20 pazienti,
di cui alcuni operati il giorno stesso. Il medico di reparto non c'è. È
a casa e viene solo se chiamato per un'urgenza. C'è solo il medico di
guardia presente in ospedale, che sta in Pronto Soccorso e cura tutti
pazienti afferenti ad un Dipartimento (es. tutti i reparti chirurgici).
L'infermiere di turno prega che il signore al letto 1, operato alla
lingua, non abbia complicanze di notte, perché c'è l'Urologo di guardia
giù in Pronto Soccorso....
- gli infermieri, la mattina,
distribuiscono i farmaci, medicano ferite e lesioni, lavano i pazienti,
li aiutano a mobilizzarsi, corrono avanti e indietro perchè mentre la
signora Giusy, operata il giorno prima, si alza e sviene, il signore
alla camera di fianco ha finito la trasfusione; è salito
contemporaneamente il giovane Luca al letto 8 operato da poco ed è da
mettere a letto, i medici sono spariti, la collega è chiusa in una
camera a fare prelievi di sangue, l'altra sta cercando da sola di
rimettere a letto un paziente sovrappeso senza l'aiuto di nessuno, i
parenti ti chiamano perchè le flebo sono finite, "La nonna vuole
l'acqua", "Il riscaldamento è troppo alto", "MA QUANDO PASSANO I
MEDICI?"; suona il telefono... la radiologia vuole il paziente che deve
controllare che lo stent sia ben posizionato, la pediatria gradirebbe
in 8 secondi uno specialista per controllare il piccolo bimbo in
lacrime che ha mal di pancia. Arriva un medico. Il silenzio.... I
pazienti sgattaiolano nelle loro stanze, caricati di nuovi e
inspiegabili superpoteri, non più doloranti e petulanti, si mettono a
letto e attendono pazienti (appunto) il loro turno per essere visitati. E
gli infermieri, che in tutto questo sono ancora in giro con sacche di
sangue, cateteri, siringhe, guanti, fogli, telefoni che suonano...
corrono dietro ai medici e pensano quanto sia irritante che non appena
arriva il medico, i pazienti non abbiano niente da dire, nessun
commento... mentre fino a 5 minuti prima avrebbero raso al suolo il
reparto, avrebbero pagato per un antidolorifico che non è prescritto e
che non gli puoi dare (al momento).

Non ci si spiega perchè
facciano agli infermieri mille domande di competenza medica e poi al
medico non chiedano nulla (ah, giusto... per non disturbare il Signor
Dottore, certo!) Ma l'infermiere corre dietro al medico. "Dottore, lì
deve mettere l'etichetta del paziente. Dovrebbe portare avanti la
terapia della signora Rossi, l'antibiotico del Signor Verdi e le gocce
per dormire del Bianchi. Dottore si ricordi che domani la signora Maria
farà la TAC... le ha fatto firmare il consenso? No? Eccolo...." E
intanto suona il telefono... arriva un ricovero improvviso. Perchè nel
tal reparto sono finiti i posti letto disponibili, e quindi il signore
deve essere mandato in appoggio in un altro reparto. E viene messo a
letto, fatto il prelievo, contattato il medico del SUO reparto....
DRIIIIIIIIIIIIIIIN. "Infermiere, la mamma può bere il caffè?". "Signora
un attimo, sono al telefono!". Arriva un altro paziente dalla
sala operatoria. Il Dottore ti chiama per proseguire il giro. Tu hai 2
braccia, 2 gambe, 1 cervello intorpidito... Scaraventi il paziente
operato dalla barella al letto, corri nella stanza a fianco a sentire
cosa dice il medico al paziente che deve essere dimesso, prendi al volo
le flebo, lo sfigmomanometro e il fonendo, due guanti e corri a
sistemare il paziente appena operato. "Allora, infermiere, il caffè lo
posso dare alla mamma?". "Sarebbe meglio di no signora. E' stata
operata ieri e ha una sonda nel naso che entra nello stomaco. Non è il
caso che beva, tantomeno il caffè" "Va bene, lo chiederò al Medico" (e
tu, a quel punto, fai di tutto per non innervosirti perché ti ha fatto
perdere tempo e alla fine la risposta non era di suo gradimento...
tanto l'infermiere cosa ne sa?). Questo per 7, interminabili,
estenuanti ore!

- gli infermieri non sono bionici, ma tanti pazienti pensano il contrario.
- gli infermieri, a volte, sono Docenti Universitari, Ricercatori.

Mai nessuno si pone tante domande sugli infermieri, lo sapeva Egregio Direttore? Gli infermieri sono un dato di fatto.
L'opinione comune è che "abbiano una vocazione", la realtà è che questa
"vocazione" viene sfruttata fino alla fine dalle Amministrazioni e ad
un certo punto perde valore, significato.
Sono belle le parole
di stima, di affetto talvolta lasciate dai pazienti soddisfatti. Ci
riempiono il cuore. È bello leggere lettere di ringraziamenti, ricevere
torte o pasticcini dai pazienti che vengono dimessi e che ti vogliono
esprimere gratitudine.

Ma io, infermiere 30enne, con un master,
una Laurea in Infermieristica e una in un'altra disciplina
scientifica, mi sento privato della possibilità di esercitare la mia
professione in quanto infermiere nel 2011. Mi viene negato di poter
lavorare in sicurezza, di poter adempiere ai miei doveri di infermiere,
lasciando a personale adeguato e preparato, quello che riguarda
l'assistenza di base e di trasporto. I ringraziamenti e le belle parole
non sono più sufficienti, purtroppo.

Con stima.
Un Infermiere


fonte varesenews
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MessaggioTitolo: Re: SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.   SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. Icon_minitimeLun Feb 07, 2011 1:32 pm

ci sono tanti mestieri.
ci sono quelli in cui rischi la vita, quelli dove sei impegnato tutto il giorno perchè quello che non finisci te lo devi portare a casa, qui lavori in cui stai seduto e ti pagano.
chissà perchè il lavoro più è di merda meno è pagato....
chi lavora in ospedale vede gli altri che stanno male. credo che dopo un po ci fai anche abitudine e certe cose ti fanno sempre meno pena. (credo..)
quello che mi è venuto da rispondere appena ho cominciato a leggere la lettera è stato: è il tuo lavoro. non te l'ha ordinato il dottore di lavorare li, se è tanto brutto trovati un altro mestiere.
certo se ci pensi quando vai in ospedale vedi gli infermieri che corrono più dei dottori, fanno veramente tanto.
quando non bevono il caffè.
però è il lavoro che si sono scelti, anche io nel mio lavoro spesso dico "non sono superman" quando mi tocca fare per 2. tralaltro le cose scritte in quella lettera sono uguali per tutti i lavori.
sarebbe bello lavorare senza fare fatica, senza rotture di palle soprattutto da chi non dovrebbe permettesi.
ma non si può, quindi meglio correre come matti che non avere un lavoro.
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MessaggioTitolo: Re: SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.   SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. Icon_minitimeLun Feb 07, 2011 1:40 pm

SI MANGI... E' UN LAVORO COME GLI ALTRI.
ANZI , NO.
NON E' UN LAVORO COME GLI ALTRI.
QUI SI TRATTA CON LA VITA DELLE PERSONE. NON SONO CODICI A BARRE DA PASSARE SUL LETTORE.
NON SONO MURI DA INTONACARE.
NON SONO CAPPUCCINI DA SERVIRE AL TAVOLO.
LI , SE TI INNERVOSISCI, NON AMMAZZI NESSUNO.
NEL MIO LAVORO INVECE...PUO' CAPITARE CHE PER UNA DISTRAZIONE COMBINI UN MACELLO.
CERTO... L'ABBIAMO SCELTO... ED E' MEGLIO CHE NON LAVORARE.
MA NON E' UN DISCORSO VALIDO ... NON E' UNA MOTIVAZIONE BUONA.
SE LEGGI ATTENTAMENTE LA SEQUENZA DI COSE CHE CAPITANO... I PARENTI, I PAZIENTI LAMENTOSI... TUTTI PRONTI A FARTI CAUSA...
SE PROVASSI SOLAMENTE A VIVERE QUESTE COSE, CON LA RESPONSABILITA' CHE COMPORTA IL TUO LAVORO DI INFERMIERE...
RESPONSABILITA' "LEGALI"...
PENALI....

SE SOLO AVESSI IDEA DI COSA SIGNIFICA...
CAPIRESTI COSA INTENDE DIRE CON QUELLA LETTERA.

E PENSA CHE LUI E' UNO DI QUELLI "LAUREATI"....
CHE FORSE NON HA CAPITO CHE AVERE LA LAUREA NON CAMBIA LE COSE...
IO LA VIVO DAL 95 QUESTA SITUAZIONE.
E FIDATI....
FA MALE DOVER ANDARE A LAVORARE COSI'.

NO, MANGI, NON E' UN LAVORO COME GLI ALTRI, MI SPIACE.
ANCHE SE ULTIMAMENTE E' DIVENTATO IL LAVORO DI CHI NON TROVA LAVORO...FIDATI... NON E' UN LAVORO COME GLI ALTRI.
Citazione :
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- gli infermieri fanno turni
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collega si ammala, rientrano dai riposi che spettano loro di diritto
dopo le notti se il bimbo della collega ha la febbre e lei non può
venire a fare il turno del mattino.
- gli infermieri fanno il loro
lavoro, quello degli ausiliari, degli Operatori Socio Sanitari (perchè
non tutte le strutture hanno, appunto, gli OSS), dei fisioterapisti,
dei nutrizionisti, dei medici, ....
- gli infermieri compilano carte
su carte, al pc o su centinaia di fogli che vanno a completare la
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- gli infermieri non hanno più il cosiddetto Mansionario, documento che
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MessaggioTitolo: Re: SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.   SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. Icon_minitimeLun Feb 07, 2011 2:04 pm

Purtroppo è sempre così... Più guadagni meno fai, Berlusca non si sbatte neanche la metà di un muratore.
Io solo una cosa ho da dire, quando fai un lavoro (qualcunque esso sia) bisogna farlo bene e non tanto per...
Da piccolo sono andato in ospedale a farmi controllare, avevo un forte mal di pancia. Ho beccato l'infermiere scazzato si seccava (magari aveva avuto una giornata pesante ok) disse ai miei genitori che dovevo essere operato immediatamente "signora è urgente, se avessi avuto gli attrezzi avrei operato qua". Appendicite quasi peritonite (qualcosa del genere SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. 179389) mi mandano quindi d'urgenza in un'altra struttura dove erano attrezzati per l'operazione. Per fortuna arrivato la si sono accorti che era una semplice intossicazione, mi hanno fatto una puntura e sono tornato a casa. Fino ad ora non ho mai avuto problemi all'appendice :|
Io non sopporto questa gente! Se il tuo lavoro ti stanca, ti annoia o semplicemente non ti piace non farlo. Si ha di mezzo la vita di molte persone non è un gioco.
Poi ovviamente come sempre c'è chi lavora bene... Ad esempio quelli dell'altro ospedale hanno preferito controllarmi prima.

Tornando al muratore, c'è quello che lavora e si spacca il culo e poi arriva il capocantiere "no così non va bene! Più a destra più a sinistra fai così e fai cosà". A fine giornata l'operaio distrutto riceverà i ringraziamenti da qualcuno? E se il lavoro finito è piaciuto chi riceverà i complimenti? Di sicuro non l'operaio che si è sbattuto per giorni interi... E se l'operaio incazzato iniziasse a lavorare facendo cose a caso? Ecco così che iniziano a crollarci i palazzi in testa...
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MessaggioTitolo: Re: SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.   SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. Icon_minitimeLun Feb 07, 2011 2:17 pm

GLI INFERMIERI NON FANNO DIAGNOSI. GIA' QUELLO TI FA CAPIRE CHE NON E' UN INFERMIERE....
MA QUI NON SI PARLA DI MALASANITA'.. O DI INFERMIERI SCAZZATI. E NEMMENO DI MURATORI CHE SI FANNO IL CULO.
E' OVVIO CHE UN MURATORE SI FA IL CULO PIU' CHE UN INFERMIERE...
CI MANCHEREBBE.
NON MISCHIAMO LE COSE...
QUI SI PARLA DI " MOTIVAZIONI"... E ULTIMAMENTE FARE L'INFERMIERE... E' DIVENTATO DEMOTIVANTE...
PERO', PURTROPPO, SE SEI DEMOTIVATO A FARE SU UN PALAZZO, AL MASSIMO ESCONO LE FINESTRE STORTE. I PALAZZI CADONO PERCHE' CI SONO I FURBI CHE RISPARMIANO SUL MATERIALE....
PERCHE' CI MANGIANO SOPRA I POTENTI....
CADONO, MA NON CERTO PERCHE' IL MURATORE QUEL GIORNO ERA SCAZZATO.

INVECE IN OSPEDALE LA GENTE MUORE...
PERCHE' ORMAI SI LAVORA DEMOTIVATI.

E NON VA BENE.


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MessaggioTitolo: Re: SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.   SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. Icon_minitimeLun Feb 07, 2011 2:39 pm

Bu non so ero piccolo e non ricordo SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. 179389 Comunque il mio esempio era per far capire che c'è sempre chi lavora con voglia e chi no.
La soluzione sarebbe prendere più lavoratori (infermieri dottori e quant'altro) ma in Italia abbiamo sempre problemi di budget e quindi siamo costretti a fare soli il lavoro di 2-3-4 persone...
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MessaggioTitolo: Re: SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.   SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. Icon_minitimeLun Feb 07, 2011 2:59 pm

Si può dire che ho "vissuto" un mese in ospedale quando mio padre è stato male, andavo la mattina presto e tornavo a casa alle 9 passate. In un mese, mi sono potuta rendere conto della vita frenetica che fanno gli infermieri. Non hanno il tempo di montare e mettersi il camice che subito i parenti dei ricoverati chiedono aiuto. I pazienti, naturalmente hanno le loro ragioni... devono essere nutriti, medicati, lavati... c'è da cambiare il pannolone, da infilare e sfilare cateteri, sostituire le sacche per l'urina... sono tutte cose che non possono aspettare tanto...
La malasanità c'è ma il problema non sono gli infermieri che lavorano male... ma la MANCANZA di personale infermieristico e delle attrezzature necessarie.
Poi dai, una piccola pausa per una sigaretta ogni tanto gliela si può concedere, l'importante che non ne approfittino. Se sono stressati, nervosi o stanchi e fanno errori non è peggio?
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MessaggioTitolo: Re: SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.   SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. Icon_minitimeLun Feb 07, 2011 3:03 pm

Concy31 ha scritto:
devono essere nutriti, medicati, lavati... c'è da cambiare il pannolone, da infilare e sfilare cateteri, sostituire le sacche per l'urina... sono tutte cose che non possono aspettare tanto...

Per queste cose dovrebbero esserci i collaboratori OSA o qualcosa del genere (magari piffe potrà dire meglio) che dovrebbero dare uan mano agli infermieri. Solo che negli ospedali a Catania ancora non possono lavorare e non so il perchè. Il problema sempre quello è: perchè stipendiare 2 persone quando può aprirsi il culo 1 e fare da solo? Mentalità del cazzo...
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MessaggioTitolo: Re: SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.   SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. Icon_minitimeLun Feb 07, 2011 3:17 pm

Citazione :
perchè stipendiare 2 persone quando può aprirsi il culo 1 e fare da solo?

PERCHE' PURTROPPO, RIPETO, AVENDO A CHE FARE CON LA SALUTE DEL CITTADINO, UN INFERMIERE CON UN PO' DI CUORE SI APRE IL CULO E SI FA ANCHE IN 8...
LORO LO SANNO... E NE APPROFITTANO.
NON POTREMMO MAI DIRE: INCULATI... QUELLO LO LASCIO NELLA MERDA PERCHE' SONO DA SOLO.
SI DIVENTA SUPERVELOCI E SI FANNO COSE IN AUTOMATICO... E POI SI SBAGLIA.
NOI , SE SCIOPERIAMO E STIAMO A CASA... ABBANDONIAMO DEI BISOGNOSI.
A NOI ,SE ADERIAMO ALLO SCIOPERO PERCHE' TANTO SIAMO A CASA DI RIPOSO.... CI TOLGONO LA GIORNATA DALLO STIPENDIO.

NOI SE SCIOPERIAMO PER OTTENERE QUALCOSA NON FERMIAMO I VIAGGI IN AEREO O IN METROPOLITANA, NON CREIAMO TRAFFICO E DISAGI... NOI FACCIAMO DEL MALE ALLE PERSONE.
QUINDI NON POTREMMO NEMMENO SCIOPERARE SPERANDO DI OTTENERE QUALCOSA...PERCHE' DOBBIAMO COMUNQUE GARANTIRE LE URGENZE...
E SAPETE COSA FANNO I MEDICI NELLE GIORNATE DI SCIOPERO?
GLI ESAMI CHE POTREBBERO BENISSIMO FARE IL GIORNO DOPO... LI METTONO COME " URGENTI"...
COSI' DOBBIAMO FARE LE STESSE COSE CHE FACCIAMO SENZA SCIOPERO. SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. 179389

BELLO ...!
E POI, SE SCIOPERO... CHE FACCIO? SE UNO HA LA SACCA DEL CATETERE PIENA LA LASCIO ESPLODERE? SE SI E' CAGATO ADDOSSO?
E SE NON RIESCE A MANGIARE?

NON ABBIAMO MEZZI PER OTTENERE QUALCOSA....SENZA FARE DEL MALE A QUALCUNO.

ECCO PERCHE' CI SFRUTTANO.
NEL REPARTO DOVE LAVORO IO.... UNO E' ANDATO IN PENSIONE, UN PAIO SI SONO LICENZIATI...
IL NUMERO DI LETTI LO VOGLIONO AUMENTARE MA IL
"PERSONALE "?
....E' SUFFICIENTE QUELLO CHE GIA' C'E'. -.-'
E NON SIAMO UN OSPEDALE DEL TERZO MONDO.
L'OSPEDALE DOVE LAVORO IO SERVE UNA VASTA FETTA DI POPOLAZIONE... E' GRANDE...
EPPURE....
CI TOCCA LAVORARE CHE NEMMENO NEL BURUNDI, A VOLTE....

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MessaggioTitolo: Re: SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.   SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. Icon_minitimeLun Feb 07, 2011 7:24 pm

Io ho sempre il terrore che, al momento di cambiare la flebo, inseriscano al paziente di nuovo quella vuota... SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. 101505 una volta stava capitando a mia zia, il giorno dopo aver partorito... meno male che se n'è accorse in tempo lei stessa! Purtroppo può capitare... la stanchezza, come sappiamo, può far giocare brutti scherzi.
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MessaggioTitolo: Re: SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN.   SONO UN INFERMIERE...NON SUPERMAN. Icon_minitimeLun Feb 07, 2011 9:49 pm

INSERIRE UNA FLEBO VUOTA, COSI' COME LASCIARLA PER ORE SENZA SOSTITUIRLA, NON COMPORTA NULLA DI GRAVE.
NON ENTRA ARIA...STATE TRANQUILLI.
PREOCCUPATEVI QUANDO LE FLEBO SONO PIENE INVECE....
CHE SA IL CAZZO CHI LE HA PREPARATE...E COSA CI HA MESSO DENTRO.
CERTO COME NO

MOLTI PARENTI ASSILLANO L'INFERMIERE PERCHE' LA FLEBO E' FINITA....
MA LA FLEBO FINITA NON E' PERICOLOSA.
E' UN CIRCUITO CHIUSO, NULLA ENTRA E NULLA ESCE. SE E' STATA MESSA IN MODO ASETTICO NON CI SONO PROBLEMI.
L'ARIA NON ENTRA.
BISOGNA SPARARLA DENTRO DI PROPOSITO NELLE VENE...
E SERVONO ALMENO 10-15 CC PER FAR FUORI QUALCUNO.
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