Sedici persone, tra cui ex giocatori di serie A, calciatori di
serie minori ancora in attività e dirigenti di società, sono stati
arrestati dalla polizia a conclusione di un'indagine sul calcio
scommesse condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo.
Dall'inchiesta è emerso che gli arrestati avrebbero fortemente
condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di Serie B e di Lega Pro.
Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze
di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari.
Tra gli arrestati vi sono anche titolari di agenzie di scommesse e
liberi professionisti, mentre gli indagati sarebbero complessivamente
una trentina. Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della polizia
a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna,
Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Nel corso dell'operazione
sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni
degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di
commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi
utili alle indagini.
ARRESTATO BEPPE SIGNORI, DOMICILIARI A EX CAPITANO LAZIO - C'é anche l'ex capitano della Lazio e attaccante della Nazionale,
Beppe Signori,
tra le persone arrestate dalla Polizia nell'ambito di un'inchiesta sul
calcio scommesse. Lo apprende l'ANSA da fonti qualificate. Per Signori
sarebbero stati disposti gli arresti domiciliari. I provvedimenti di
arresto riguardano anche alcuni giocatori di serie B (tra cui
Sommese e Micolucci dell'Ascoli) e Lega Pro (il portiere del Benevento,
Paoloni) ex calciatori (Antonio
Bellavista e Gianfranco
Parlato)
e anche dirigenti di società di Lega Pro. Un'ordinanza di custodia
cautelare è arrivata pure all'ex giocatore della Fiorentina, Mauro
Bressan. Tra gli indagati ci sarebbero poi l'ex giocatore Stefano
Bettarini e il capitano dell'Atalanta, Cristiano
Doni.
PROVE 'INCONFUTABILI', INCONTRI MANIPOLATI PER SOLDI - I calciatori e
gli ex giocatori professionisti arrestati dalla polizia erano parte
integrante di una vera e propria "
organizzazione criminale"
nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo
era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati,
secondo l'indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune
partite, attraverso
accordi verbali e impegni di carattere pecuniario. Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono
prove "importanti ed inconfutabili".
L'indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito inoltre di
individuare la responsabilità dell'organizzazione in un grave evento
verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al
termine dello scorso anno proprio a Cremona. Quanto avvenuto in
occasione di quell'incontro ha permesso ai poliziotti di allargare
l'indagine a diversi soggetti gravitanti nel mondo del calcio che,
grazie ai contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i
risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti
somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in
Italia che all'estero.
CALMANTI NELLE BORRACCE - Per condizionare i risultati degli incontri sarebbero stati
dati dei calmanti ai calciatori,
in modo che giocassero al di sotto delle loro possibilità. E' quanto
emerso nell'indagine sul calcio scommesse. I calmanti sarebbero stati
messi nelle bibite a disposizione dei giocatori a loro insaputa.
L'episodio si sarebbe verificato in Lega Pro nella partita tra Paganese e
Cremonese.
CAMPIONATI FALSATI - Il gip Guido Salvini, nell'ordinanza di custodia
cautelare che ha portato agli arresti di 16 persone, spiega che
l'attività dell'organizzazione "rischia di avere già
falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l'Atalanta e il Siena sono
state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre
coinvolte" nella vicenda. Nel documento si spiega che "l'attività
dell'associazione è infatti tuttora in corso e sta incidendo sulle
ultime fasi dei vari campionati, con gravi danni per le società, per gli
scommettitori leali e per la regolarità delle competizioni sportive. La
frequenza delle manipolazioni è impressionante" e si giunge "a
situazioni in cui sono
gestite contemporaneamente fino a 5 partite di
calcio da manipolare". Dalle intercettazioni, inoltre, emerge
"l'esistenza di una sorta di tariffario di massima per la compera delle
partite".
ECCO LE PARTITE INCRIMINATE - La maggior parte della partite nel mirino
della Procura di Cremona che ha condotto l'inchiesta riguardano i
campionati di Lega Pro, ma ci sono anche alcuni casi in Serie B (
Ascoli-Atalanta, Livorno-Ascoli, Atalanta-Piacenza, Padova-Atalanta e Siena-Sassuolo) e una gara di Serie A:
Inter-Lecce.
Entrando nel dettaglio di questo incontro, gli scommettitori hanno
puntato sull'Over prevedendo un totale di almeno tre gol, invece il
risultato finale è stato di 1-0.
(ANSA)