è morta amy winehouse come ben sapete e stavo discutendo con una mia amica dicendo che per me come persona aveva fallito, come artista può piacere o no ma come persona ha fallito nella vita... allora lei mi ha chiesto di Hendrix, Janis Joplin, Morrison,ecc e gli ho risposto la stessa cosa cioè che come artisti sono stati una grande perdita ma come persone avevano fallito per il mio punto di vista... allora è arrivato uno iniziando a insultarmi perchè dicevo che hendrix era un fallito... non so neanche chi sia sto tizio ma mi ha iniziato a dire di tutto e io a rispondergli (il free di fibra contro kiffa mi ha dato ispirazione lol)... ho scritto qua per vedere se non ero l'unico a pensarla così cioè a dividere persona e artista... alla mia domanda come reputi una persona che muore per droga mi ha risposto: non me ne frega un cazzo.... questo menefreghismo può essere dannoso?

Io credo che Kurt Cobain sia l'esempio più plateale.. era famoso, talentuoso, pieno di soldi, pieno di donne, ma era triste, era infelice... e questo l'ha portato all'autodistruzione.

E' normale che dietro un artista, un personaggio c'è una persona. E non sempre il successo dell'artista coincide con il pieno realizzamento della persona.

Non credo che esista la persona e il personaggio.
Il mestiere è parte integrante della nostra vita. Se io sono un poliziotto, o un postino, o un informatico... Non scindo la mia vita da impiegato d'ufficio da quella in cui sto giocando alla playstation. Altrimenti dovrei opinarti che Amy Winehouse è il personaggio, e il fatto che fosse drogata e tossicomane era parte di questo, non della sua persona... Non so nemmeno come si chiamasse all'anagrafe lol!

Poi parlare di "fallimento" per una persona che muore di droga non mi pare appropriato, perchè si esprime il giudizio sulla vita di una persona... con che merito? Ognuno è libero di fare ciò che vuole della propria vita... Anche uccidersi, nei modi più disparati. La droga è uno di questi. Anche mangiare fino a esplodere può esserlo, o stare al pc 24 ore al giorno... Però per la nostra "cultura" hanno dei pesi diversi... Quando non dovrebbe essere così, perchè le scelte della persona riguardano solo la persona stessa!

Amy vuole drogarsi? Bene, lo fa consapevolmente, ad oggi nessuno dice "ah ma io non lo sapeva che facendo così si poteva morire"... A quel punto si assume le sue responsabilità... Non è altro che un essere umano che nella vita ha fatto delle scelte.

Io ricky ho un caso nel mio paese di un professoressa: come insegnante è bravissima, forse la miglior professoressa che è stata nella nostra scuola ma come madre è un disastro, con i figli ha fatto molti errori... io divido persona e personaggio... il drogarsi poteva far parte dl personaggio ma ha ucciso la persona mentre il personaggio continua a vivere...

io chiamo fallimento ogni morte volontaria, la morte è l'unico risultato contro cui non puoi nulla e sceegliere di morire per me vuol dire fallire nella propria vita... anche fumare per me è una scelta di morte (seppur diversa dal drogarsi così pesantemente): tu sai che hai tot % di percentuale di morte...

lebronsf ha scritto:

Io ricky ho un caso nel mio paese di un professoressa: come insegnante è bravissima, forse la miglior professoressa che è stata nella nostra scuola ma come madre è un disastro, con i figli ha fatto molti errori... io divido persona e personaggio... il drogarsi poteva far parte dl personaggio ma ha ucciso la persona mentre il personaggio continua a vivere...

io chiamo fallimento ogni morte volontaria, la morte è l'unico risultato contro cui non puoi nulla e sceegliere di morire per me vuol dire fallire nella propria vita... anche fumare per me è una scelta di morte (seppur diversa dal drogarsi così pesantemente): tu sai che hai tot % di percentuale di morte...

Anche a camminare per strada hai una % di possibilità di morire, anche mangiare cioccolato, fare bungiee jumping, fare paracadutismo... Quindi con che criterio stabilisci che certi comportamenti sono "fallimentari" rispetto ad altri? Prendersi una sbronza con gli amici è un fallimento? E farsi una canna? E invece ubriacarsi tutti i week-end? E tutti i giorni? Dov'è il confine?

La tua maestra è una persona che è brava a insegnare ai bambini altrui ma non hai suoi. Non vedo come scindere le due cose. Sono caratteristiche della stessa persona.
C'è questa credenza che gli artisti siano una cosa sul palco e sotto un'altra... non credo, non capisco come si potrebbe dividere così nettamente la propria esistenza. Tu sei sempre te stesso... Sul palco potresti pensare ai tuoi figli a casa, e a casa riviverti il concerto in testa... Sono collegate, facce della stessa personalità. Senza il tuo aspetto "privato" non saresti quel tipo di persona, e senza quel tipo di personalità "pubblica" non vivresti allo stesso modo il tuo mondo più intimo.

Ricky-One ha scritto:

lebronsf ha scritto:

Io ricky ho un caso nel mio paese di un professoressa: come insegnante è bravissima, forse la miglior professoressa che è stata nella nostra scuola ma come madre è un disastro, con i figli ha fatto molti errori... io divido persona e personaggio... il drogarsi poteva far parte dl personaggio ma ha ucciso la persona mentre il personaggio continua a vivere...

io chiamo fallimento ogni morte volontaria, la morte è l'unico risultato contro cui non puoi nulla e sceegliere di morire per me vuol dire fallire nella propria vita... anche fumare per me è una scelta di morte (seppur diversa dal drogarsi così pesantemente): tu sai che hai tot % di percentuale di morte...

Anche a camminare per strada hai una % di possibilità di morire, anche mangiare cioccolato, fare bungiee jumping, fare paracadutismo... Quindi con che criterio stabilisci che certi comportamenti sono "fallimentari" rispetto ad altri? Prendersi una sbronza con gli amici è un fallimento? E farsi una canna? E invece ubriacarsi tutti i week-end? E tutti i giorni? Dov'è il confine?

La tua maestra è una persona che è brava a insegnare ai bambini altrui ma non hai suoi. Non vedo come scindere le due cose. Sono caratteristiche della stessa persona.
C'è questa credenza che gli artisti siano una cosa sul palco e sotto un'altra... non credo, non capisco come si potrebbe dividere così nettamente la propria esistenza. Tu sei sempre te stesso... Sul palco potresti pensare ai tuoi figli a casa, e a casa riviverti il concerto in testa... Sono collegate, facce della stessa personalità. Senza il tuo aspetto "privato" non saresti quel tipo di persona, e senza quel tipo di personalità "pubblica" non vivresti allo stesso modo il tuo mondo più intimo.

Non sono puramente autolesioniste le cose citate da te... sono divertimenti che non creano dipendenza e non cambiano un uomo, un conto è morire per paracadutismo, un divertimento di qualche weekend, arrivare a morire di droga vuol dire aver superato il limite del divertimento, diventa una necessità maligna... io non le vedo come due caratteristiche, la vedo come uno sdoppiamento tra lavoro e vita privata, oppure persone che sul lavoro sono dei cani e nella vita di tutti i giorni sono simpatici e socievoli... è vero non sono completamente distaccate ma un po si.. molte volte il personaggio prevale sull'uomo ed è lì che ci sono rotture di rapporti di amicizia (nel libro di slash questo fatto è citato molte volte)... non si può fare la rockstar tutto iil giorno tutta la vita senza incombere in conseguenze gravi (Hendrix, Janis Joplin, ecc)... non ci sarebbe un giusto equilibrio mentale...

HO UN FILE AUDIO DI AX CHE LA NOMINA... PARLANDO DEGLI EMA...



UN'ALTRA MORTE SULLA COSCIENZA...



L'ADMINKIAM E' TORNATO.
R.I.P. WINEHOUSE

Allora parlavo con una mia amica del libro di slash che gli ho prestato... la vita di slash è stata una vita rock vero ma ha rischiato due volte la morte per eroina... allora parlando con questa mia amica lei mi fa: quanto vorrei avere una vita come la sua, io scherzando le faccio: io mi prendo il talento musicale e tu il resto e li mi risponde va bene....


Come si fa a voler provare drogare di propria volontà? non riesco a capirlo...

lebronsf ha scritto:

Come si fa a voler provare drogare di propria volontà? non riesco a capirlo...

Nella vita bisogna provare il maggior numero di esperienze possibili.

il "giusto", lo "sbagliato", il "Buono" e il "Cattivo" sono concetti molto soggettivi. Provare le droghe non è per forza un'esperienza negativa...

Ricky-One ha scritto:

lebronsf ha scritto:

Come si fa a voler provare drogare di propria volontà? non riesco a capirlo...

Nella vita bisogna provare il maggior numero di esperienze possibili.

il "giusto", lo "sbagliato", il "Buono" e il "Cattivo" sono concetti molto soggettivi. Provare le droghe non è per forza un'esperienza negativa...

Restarci secco lo è
Qui non si parla di provarle e basta si parla di esserne schiavi

non è che amy winehouse-cantante si drogava e amy winehouse-persona no..

sarà anche stata brava nel suo lavoro (mai tradotto un testo quindi non so, so solo che cantava molto bene), ma questo non toglie che ci sono un sacco di persone brave nel proprio lavoro che solo per il fatto di non far parlare di se non vengono prese in considerazione.
chissà perchè fa più notizia una bella voce che se ne va per abuso di droga che una bella voce viva e vegeta..

parlano tanto dei cantanti "maledetti" che se ne sono andati a 27 anni:
1- non è che sono finiti sotto un camion.. si sono ammazzati da soli!
2- ce ne sono di bravi che non se ne sono ancora andati, e che magari hanno comunque un passato fatto di dipendenze. trovo più interessante una persona che si salva dalla droga, che una persona che muore vittima delle proprie debolezze.

Manjula ha scritto:

trovo più interessante una persona che si salva dalla droga, che una persona che muore vittima delle proprie debolezze.

molti continuano la loro folle corsa con la droga... chi ne è uscito merita tutta la mia stima perchè è uscito da un problema non indifferente....


Ricky un conto è provare un conto è giocarci, questa mia amica ha 16 anni, per me a 16 se vuoi drogarti non sei pienamente consapevole dei rischi che corri... dalla droga (per droga io intendo coca, eroina, ecc non ganja) una volta provata è difficile uscirne... per uscirne ci sono due modi: o qualcuno te lo fa capire oppure arrivi così vicino alla morte da voler smettere...

La mia era una risposta a:

lebronsf ha scritto:

Come si fa a voler provare drogare di propria volontà? non riesco a capirlo...

Sull'uccidersi con le droghe sono d'accordo, è un esperienza fortemente negativa.

I sedicenni di oggi sono molto più "svezzati" su certi argomenti dei sedicenni di 5 o 10 anni fa. Non si è consapevoli al 100%, è verissimo. Per me non sei consapevole di cos'è la droga finchè non parli con gente che ha provato o non la provi tu stesso. Onestamente a me ha fatto molto effetto parlare con gente di San Patrignano, vedere i segni delle loro esperienze, gli sguardi persi...
Bisognerebbe parlarne molto di più. Portare i ragazzi sul campo, mostrare le reali possibili conseguenze.
Però non è nemmeno corretto dire che se un sedicenne a caso vuole provare le droghe non è consapevole di cosa dice. Ci sono trentenni-cinquantenni che ancora non hanno la consapevolezza, che sono totalmente ignoranti e all'oscuro di questo mondo.

Magari la tua amica è un membro della narcotici

Ricky-One ha scritto:

La mia era una risposta a:

lebronsf ha scritto:

Come si fa a voler provare drogare di propria volontà? non riesco a capirlo...

Sull'uccidersi con le droghe sono d'accordo, è un esperienza fortemente negativa.

I sedicenni di oggi sono molto più "svezzati" su certi argomenti dei sedicenni di 5 o 10 anni fa. Non si è consapevoli al 100%, è verissimo. Per me non sei consapevole di cos'è la droga finchè non parli con gente che ha provato o non la provi tu stesso. Onestamente a me ha fatto molto effetto parlare con gente di San Patrignano, vedere i segni delle loro esperienze, gli sguardi persi...
Bisognerebbe parlarne molto di più. Portare i ragazzi sul campo, mostrare le reali possibili conseguenze.
Però non è nemmeno corretto dire che se un sedicenne a caso vuole provare le droghe non è consapevole di cosa dice. Ci sono trentenni-cinquantenni che ancora non hanno la consapevolezza, che sono totalmente ignoranti e all'oscuro di questo mondo.

Magari la tua amica è un membro della narcotici

Esatto... a volte non si ha consapevolezza a 30, 40 anni la si può avere a 16? Non abitiamo (intendo io e i miei amici/amiche) a roma periferia dove è più probabile che girino ste cose, da noi già per trovare chi ti passa ganja è difficile!!! Cioè non si ha una consapevolezza piena (che per me ti serve).. in questo i vari Hendrix, Morrison, Winehouse, ecc giocano un cattivo ruolo perchè vengono mitizzati oltre che per la musica (per cui li mitizzo anche io) anche per il fatto che sono morti per droga.. oppure un libro di Slash a me ha fatto aprire gli occhi sulla droga pesante di cui slash alla fine trae esperienza negativa ad altri invece affascina... però io penso: come può affascinare ciò che ti uccide?

lebronsf ha scritto:

Ricky-One ha scritto:

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lebronsf ha scritto:

Come si fa a voler provare drogare di propria volontà? non riesco a capirlo...

Sull'uccidersi con le droghe sono d'accordo, è un esperienza fortemente negativa.

I sedicenni di oggi sono molto più "svezzati" su certi argomenti dei sedicenni di 5 o 10 anni fa. Non si è consapevoli al 100%, è verissimo. Per me non sei consapevole di cos'è la droga finchè non parli con gente che ha provato o non la provi tu stesso. Onestamente a me ha fatto molto effetto parlare con gente di San Patrignano, vedere i segni delle loro esperienze, gli sguardi persi...
Bisognerebbe parlarne molto di più. Portare i ragazzi sul campo, mostrare le reali possibili conseguenze.
Però non è nemmeno corretto dire che se un sedicenne a caso vuole provare le droghe non è consapevole di cosa dice. Ci sono trentenni-cinquantenni che ancora non hanno la consapevolezza, che sono totalmente ignoranti e all'oscuro di questo mondo.

Magari la tua amica è un membro della narcotici

Esatto... a volte non si ha consapevolezza a 30, 40 anni la si può avere a 16? Non abitiamo (intendo io e i miei amici/amiche) a roma periferia dove è più probabile che girino ste cose, da noi già per trovare chi ti passa ganja è difficile!!! Cioè non si ha una consapevolezza piena (che per me ti serve).. in questo i vari Hendrix, Morrison, Winehouse, ecc giocano un cattivo ruolo perchè vengono mitizzati oltre che per la musica (per cui li mitizzo anche io) anche per il fatto che sono morti per droga.. oppure un libro di Slash a me ha fatto aprire gli occhi sulla droga pesante di cui slash alla fine trae esperienza negativa ad altri invece affascina... però io penso: come può affascinare ciò che ti uccide?

Perchè: dai su lo fanno tutti tranne te, che non vuoi provare??
Un po come chi si pigliava il vizio della sigaretta, fumavi per sentirti grande e perchè lo fanno tutti. Ora che c'è? non vuoi pippare?? hai paura a farti di eroina?? che cacchina che sei!
E i bimbi (poveri imbecilli) ci cadono dentro con tutt'e 2 piedi