e botte e gli insulti erano quotidiani, come la fatica delle faccende
domestiche e l'umiliazione di mangiare gli avanzi di cibo in una
ciotola. E' una storia da moderna Cenerentola, ma che non ha nulla della
favola, quella di una ragazzina di 12 anni costretta dai genitori a
fare loro da schiava. Fino al lieto fine, che non ha il volto del
Principe Azzurro, ma dei poliziotti che l'hanno 'liberata' arrestando il
padre albanese e la madre ecuadoriana. Gli agenti del commissariato
di Rapallo, la cittadina ligure in cui la piccola viveva con i suoi
'aguzzini', l'hanno prelevata a scuola. Si era presentata a lezione in
pantofole e pigiama, com'era gia' capitato altre volte. ''Fa i capricci,
non vuole venire a scuola e non si lascia vestire'', e' stata la
giustificazione fornita dalla madre alla polizia che l'ha arrestata
insieme al padre con l'accusa di sequestro di persona e riduzione in
schiavitu'.
L'indagine nei loro confronti, partita da una segnalazione anonima a
Telefono Azzurro che ha fatto scattare una denuncia al tribunale di
Chiavari, andava avanti ormai da alcuni mesi. Agghiaccianti i racconti
degli agenti del nucleo investigativo del commissariato, diretto dal
vicequestore Carlo Di Sarlo, che si e' trovata di fronte una bambina
scioccata dalle ripetute violenze al punto da riuscire a pronunciare
soltanto poche parole. E da ripetere, quasi in modo ossessivo,
''mande'', che nello spagnolo gergale significa ''comandi''. E' il
modo in cui la ragazzina era stata abituata a rispondere ai genitori,
che la costringevano a servire a tavola loro e gli altri due figli
maschi piu' piccoli. Quando qualcosa andava storto, la piccola veniva
chiusa sul balcone e costretta a restare li' per ore con addosso
soltanto il pigiama o la biancheria intima.
Per lei nessun piatto, ne' tantomeno le posate, ma una ciotola
buttata in un angolo della casa, dove la costringevano a mangiare gli
avanzi. Per dormire niente lettino, ma una specie di cuccia.
Inspiegabili, al momento, le ragioni di tutto questo odio, rivolto nei
confronti della ragazzina soprattutto dalla madre, che sembra invece
trattasse come principi i due figli maschi. La piccola 'Cenerentola' e'
stata affidata ai servizi sociali, mentre i genitori sono chiusi in
carcere. L'inchiesta coordinata dalla Procura di Chiavari verra' presto
trasferita, vista la gravita' delle accuse, alla Corte d'Assiste di
Genova. Intanto, dalla polizia arriva un appello: ''Chiunque abbia
anche soltanto il sospetto che un minore venga maltrattato, si rivolga
subito alla polizia'', dice il vicequestore Di Sarlo, che ha condotto le
indagini
FONTE:ANSA.IT