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 La Sicilia si ferma!

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MessaggioTitolo: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeLun Gen 16, 2012 4:10 pm



E’ cominciato ieri sera a mezzanotte il blocco totale della Sicilia.
Un’occupazione pacifica di tutti i principali porti, raffinerie e snodi
viari dell’Isola. Tutti i punti di snodo sono presidiati dai
protagonisti dei movimenti che, da oggi fino a venerdì 20 gennaio,
daranno vita a quella che è già stata ”battezzata’ le “Cinque giornate
della Sicilia”. Una battaglia culturale e sociale portava avanti da
imprenditori che operano in tutti i settori dell’economia isolana. Dai
trasportatori agli agricoltori, dai commercianti ai piccoli industriali.
Tutti uniti nella lotta per una Sicilia migliore. E, soprattutto, non
vessata dal car-prezzi.
Da stamattina – anzi, in alcuni casi da ieri
sera dopo la mezzanotte – i Tir, da quelli che trasportano benzina a
quelli che trasportano prodotti agricoli e altri prodotti ancora, hanno
spento i motori. Tutto fermo. Tutto bloccato. Come già accennato, una
“Rivoluzione”. Pacifica, ma più che mai determinata. Anzi,
determinatissima.
“La rivoluzione parte dalla Sicilia”, si legge nei
manifesti “non una guerra tra poveri, ma una guerra insieme contro
questa classe dirigente che ancora una volta vuole farci pagare il
conto. Vogliamo scrivere una pagina di storia e la scriveremo. Siamo
siciliani veri ed invendibili. Ora il gioco comincia a farsi duro”.
Non
sono né di destra, né di sinistra. Minimo comune denominatore, la
rabbia contro una classe politica nazionale vessatrice e la convinzione
che la politica siciliana sia in mano agli ‘ascari’. Chi sono? A
firmare la chiamata alle armi, il ‘Movimento dei Forconi’,
un’associazioni di agricoltori, allevatori ed ora anche di
autotrasportatori “stanchi del disinteresse quanto del maltrattamento da
parte delle istituzioni” e, cosa non di poco conto, da quell’arcipelago
di movimenti che difendono gli interessi reali della Sicilia e del suo
Statuto (dalla protesta che si è chiamato fuori solo il Fronte nazionale
siciliano).
“Tutti possono partecipare, basta che siano
apartitici”, dicono gli organizzatori. Sui social network la febbre è
altissima. Tutto fa pensare che la forza d’urto di questa protesta sarà
dirompente. L’obiettivo è far capire che la Sicilia non può
continuare ad essere terra di conquista. Non a caso si ipotizza di
bloccare i Tir che trasportano la benzina raffinata in Sicilla nel resto
d’Italia (per la cronaca, nelle raffinerie dell’Isola si produce oltre
il 50 per cento delle benzine utilizzate nel nostro Paese).
“Stanotte
alle ore 00 del 15 gennaio – leggiamo – si muoveranno i Tir degli
autotrasportatori siciliani presso i presidi stabiliti in tutte le
province, accompagnati da manifestanti provenienti da tutta I’Isola per
gridare forte l’indignazione contro una classe politica di ladroni e
nepotisti. Il sistema politico istituzionale è al collasso, i politici
rubano a doppie mani ,la stessa cosa fanno i burocrati, non c’e… spazio
di discussione per risolvere il problemi della gente. Lombardo
presidente della Regione siciliana si dichiara incapace d’intervenire,
mentre l’economia del’Isola è ferma e le aziende e le famiglie sono al
fallimento. Tutti ci aspettiamo delle risposte, ma non sappiamo da chi.
Questo è il momento cruciale per intervenire, per cambiare le regole
democratiche ed istituzionali: la rivolta dei siciliani è necessaria ed
urgente. A morte questa classe politica come si è fatto contro i
francesi con il vespro”.
Qui sotto alcuni dei presidi. Per i politici è tempo di tremare. Link Sicilia seguirà passo dopo passo questa manifestazione.
.
Adesioni:
Autotrasportatori aderenti all’AIAS
Movimento dei Forconi
commercianti
pescatori
IGP Pomodoro di Pachino
IGP Limoni di Avola
A.P.M.P.
Le manifestazioni principali saranno previste c/o:
Provincia di CataniaPiazzale antistante il Porto di Catania
Zona Industriale Rotonda VIII Strada
Tangenziale di Catania pressi svincolo Paesi Etnei
SS 114 Bivio pressi Hotel Orizzonte
Trepunti di Giarre
Provincia di MessinaPiazzali antistanti i Porti di Messina
Ingresso Milazzo, svincolo Giammoro
In prossimità del casello autostradale di Villafranca Tirrena
In prossimità del casello autostradale di Tremestieri
Provincia di PalermoCirconvallazione pressi rotonda di Via Oreto
Piazzale antistante il porto di Palermo
Piazzale antistante il porto di Termini Imerese e c/o la Zona Industriale
Rotonda Villabate
SS 121-189 Palermo – Agrigento in prossimità del bivio Vicari
Provincia di SiracusaRaffineria ESSO/ERG/SAXXON/AGIP/ENI
Autostrada SR / CT in prossimità dello Svincolo di Lentini
SS 115 pressi uscita svincolo di Avola
Provincia di RagusaScicli Contrada Rizza in prossimità del mercato dei fiori
Modica – Sacro Cuore
Piazzale antistante il Porto di Pozzallo
Piazzale antistante il Mercato di Donnalucata
Provincia di AgrigentoLa Rotonda Giunone
Provincia di CaltanissettaHotel Ventura / Rotonda Capodarso
Prossimità Raffinerie ENI-ENIMCO di Gela
Ingresso Gela provenienza Caltagirone
Rotonda Capodarso


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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeMar Gen 17, 2012 4:22 pm

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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeMer Gen 18, 2012 11:55 pm

Mentre i giornali sono fissati a farci sentire ogni secondo la registrazione del capitano (intanto che la carogna è tranquillamente a casa, troppo carogna pure per la galera) ci tenevo a informarvi che gia siamo a seccooo totale. Fino a stamattina vendevano gli ultimi litri di benzina (il disel è gia finito da un po) a 2€ a litro (bastaddi). Adesso assalto ai supermercati non sia mai che per 2 giorni (se non si dovesse prolungare ancora) rimani morto di fame La Sicilia si ferma! 3796487374
La gente si fa prendere di panico cavolo La Sicilia si ferma! 670640
E intanto le cose restano sempre uguali...
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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeGio Gen 19, 2012 12:04 am

Sciopero dei tir: Sicilia in ginocchio
Benzina finita, assalto ai negozi
Terzo giorno di protesta: altri presìdi a Mineo,
Caltagirone e nel Palermitano. Carburante introvabile in tutta l'isola,
ressa davanti alle poche aree di servizio ancora aperte, scaffali vuoti
nei supermercati. Immigrato preso a sprangate a Porto Empedocle.
Trattori in centro ad Agrigento, tensione al petrolchimico di Gela.
Adunata su Facebook: anche gli studenti in strada per solidarietà. I
manifestanti: "La gente si è unita a noi, non si capisce perché vogliono
criminalizzarci". Fissato incontro tra l'Aias e Lombardo. Richichi: "La
grande distribuzione la fa da padrona"
18/01/2012
CATANIA - Terzo giorno in Sicilia
del blocco dei tir, proclamato dal movimento Forza d'urto, sigla che
raccoglie i camionisti aderenti all'Associazione imprese
autotrasportatori siciliani, agricoltori riuniti sotto la sigla del
Movimento dei forconi e pescatori che, da lunedì scorso, bloccano
strade, ferrovie, porti, per protestare contro l'aumento del prezzo dei
carburanti e delle tariffe autostradali. La benzina è ormai quasi
introvabile in tutta l'isola, anche i generi di prima necessità
cominciano a scarseggiare in alcuni centri, nei negozi salgono i prezzi
di frutta e verdura, gli scaffali nei supermercati si svuotano. A
Palermo in gran parte dei supermarket scarseggia o è addirittura
terminata l'acqua minerale.

BENZINA INTROVABILE -
I blocchi stradali, che stanno fermando l'economia dell'isola, hanno
avuto come primo effetto la presa d'assalto dei distributori di
carburante, molti dei quali sono già a secco. Code interminabili si
registrano alle pompe di benzina. A Catania il 95% delle aree di
servizio è chiuso. Scene indescrivibili in alcuni punti di Palermo, come
in viale Campania, dove stanno operando gli agenti della polizia
municipale che sono intervenuti per regolare il traffico e per placare
gli animi accesi degli automobilisti esasperati. In piazza Virgilio,
davanti ad uno dei distributori, si è creata una fila chilometrica che
ha mandato in tilt la circolazione stradale e bloccato il traffico. Auto
incolonnate lungo viale Regione siciliana nei pressi delle pompe di
benzina.

IMMIGRATO AGGREDITO A PORTO EMPEDOCLE -
Un senegalese è stato preso a sprangate alla testa, ed è finito in
ospedale, perchè si è permesso, nella tarda serata di ieri, di
rimproverare un automobilista di 30 anni che aveva sorpassato la fila
chilometrica di automobilisti, incolonnati per fare rifornimento al
distributore di carburante sulla statale 115, a Porto
Empedocle. L'aggressore, C. D., è stato denunciato, alla procura, dalla
polizia per lesioni personali gravi e per porto di oggetti atti ad
offendere.

AIAS INCONTRA LOMBARDO - "Domattina a
Palermo incontreremo il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, i
Prefetti della Sicilia e presenteremo le nostre richieste". L'annuncio è
del presidente dell'Aias, Giuseppe Richichi. L'incontro, organizzato
dai Prefetti siciliani, è in programma domani alle 10, a Palazzo
d'Orleans. "Il problema - ha detto Richichi - non è di facile soluzione.
I signori della grande distribuzione la fanno da padroni, perchè non
c'è questa filiera lunga della quale parlano. Si tratta di un passaggio
dal mondo produttivo ai supermercati. Gestiscono loro questo monopolio".


AUMENTANO I BLOCCHI - A Palermo continua il
presidio davanti all'ingresso del porto e nei pressi della
circonvallazione, all'ingresso di via Oreto e all'altezza dello svincolo
di Villabate. Lungo lo scorrimento veloce Palermo-Agrigento, allo
svincolo per Bolognetta, ci sono un centinaio persone e una quarantina
di mezzi pesanti. Un nuovo presidio è previsto nei pressi dello svincolo
per Lercara Friddi. Per Franco Calderone, del movimento Forza d'Urto,
"la protesta sta andando avanti in maniera egregia". "Lo dimostra - dice
- il fatto che spontaneamente la gente si è unita a noi, dandoci la
possibilità di organizzare un altro presidio sulla Palermo-Agrigento.
Non si capisce, però, perchè la nostra protesta venga criminalizzata".

Nel
Catanese due nuovi presidi si sono aggiunti stamattina a quelli già
esistenti da ieri: lungo la Statale 385, all'altezza del bivio di Mineo,
e a Caltagirone, nella zona del cimitero. Si aggiungono a un blocco
lungo la statale Catania-Gela, all'altezza del bivio Iannarello, a uno
già esistente nei pressi di Castel di Judica. Permangono i blocchi
organizzati a Catania, nel piazzale antistante il porto; nella Zona
industriale, all'altezza della Rotonda della VIII Strada; nei pressi
dello svincolo Paesi Etnei della Tangenziale; ad Acireale, all'altezza
del bivio dell'hotel Orizzonte, lungo la Statale 114; nei pressi della
frazione Trepunti, a Giarre. Nel Messinese, sit-in ai caselli di
Villafranca Tirrena (versante tirrenico) e Tremestieri (jonico), con i
camion disposti lungo i lati della carreggiata, per consentire il
passaggio delle vetture. Nella città dello Stretto, invece, i tassisti
hanno organizzato un corteo di protesta che ha attraversato le strade
principali.

AGRIGENTO: TRATTORI IN CENTRO E ASSALTO AI NEGOZI
- Ad Agrigento venti trattori di manifestanti che aderiscono alla
protesta Nuovi vespri sono entrati in città. Dopo avere raggiunto prima
piazza Vittorio Emanuele e poi piazzale Rosselli, hanno lasciato il
centro per dirigersi nuovamente verso la Statale 189 per Palermo.

Tutti
i distributori di benzina sono ormai chiusi, tranne quello del
quadrivio Spinasanta e quello sulla statale 115, in territorio di Porto
Empedocle. Le file di automobilisti davanti alle due aree di servizio
sono chilometriche, le scorte si vanno assottigliando ed entro la
giornata è probabile che finiscano. Presi d'assalto anche i
supermercati: gli agrigentini - temendo che i blocchi stradali dei tir
proseguano a oltranza - stanno facendo scorta di pasta e alimenti a
lunga conservazione.

"Il blocco dei tir non sta provocando caos
nel territorio di Agrigento - precisa il sindaco Marco Zambuto -, dove
gli unici disagi interessano i molti automobilisti in coda presso i
pochi distributori di benzina che non hanno ancora esaurito le scorte.
Lo svolgimento della protesta è sotto controllo e costantemente
monitorato dagli organi di sicurezza che hanno mobilitato tutti gli
uomini per assicurare l'adeguata assistenza alla cittadinanza. Nei
supermercati l'affluenza è regolare e paragonabile a quella di un giorno
di festa, senza nessuna corsa alla scorta alimentare".

STUDENTI IN SCIOPERO.
Dopo tre giorni di protesta in Sicilia si mobilitano anche gli studenti
delle scuole superiori. Con un passaparola su facebook gli studenti
siciliani hanno dato vita a un comitato di supporto alla protesta dei
lavoratori, promuovendo per venerdì uno sciopero regionale in tutte le
scuole. Gli studenti assedieranno pacificamente, in tutte le città
siciliane, i palazzi del potere, "simbolo dell'incapacità della classe
politica di difendere i legittimi interessi del territorio". La protesta
contro il caro-vita, generato soprattutto dall'aumento del costo della
benzina e della pioggia di tasse imposte dal governo Monti, non riguarda
soltanto lavoratori e categorie produttive ma anche gli studenti che
stanno subendo più di tutti gli effetti della crisi economica.

GELA: FUNERALE PER L'AGRICOLTURA
- Un corteo funebre, con canti e litanie, è stato simulato da un
centinaio di dimostranti del movimento dei forconi che stamane
protestano anche a Gela. Il corteo ha raggiunto piazza Municipio. Al
centro della piazza è stato allestito un feretro, composto da un tronco
d'albero a forma di croce, con attorno carciofi, peperoni, arance e
melanzane, al posto dei fiori. "Un ricorso alla metafora - hanno detto
gli organizzatori - per denunciare con forza la morte dell'agricoltura
siciliana". Massiccio il presidio sulla Statale 115 per Vittoria, la
strada principale per raggiungere le campagne dove predominano le
colture in serra. I presidi alle porte della città gelese e dello
stabilimento petrolchimico intanto sono diventati blocchi invalicabili.
La direzione della raffineria ha convocato i sindacati chimici per un
esame congiunto della situazione d'emergenza venutasi a creare per il
mancato arrivo del personale turnista, bloccato dai dimostranti.

Sempre
nel Nisseno, sindaci e vertici provinciali delle forze dell'ordine sono
riuniti nella prefettura di Caltanissetta per un esame della
situazione. Sul tavolo del confronto anche le condizioni di sicurezza
del petrolchimico di Gela, minacciato dal mancato arrivo del cambio
turno, alle 6 e alle 14 di oggi. Il personale che sta facendo marciare
gli impianti è in servizio ininterrottamente da ieri sera alle 22, cioè
da 18 ore. Alle 14 i lavoratori turnisti sono stati fatti salire su
alcuni pullman, che, scortati dalla polizia, hanno tentato di superare i
blocchi, ma invano. Mezz'ora dopo un autobus con 50 operai è riuscito a
passare.

La tensione davanti al petrolchimico di Gela si è
allentata grazie alla mediazione del prefetto, Umberto Guidato:
contadini e autotrasportatori in sciopero si sono impegnati ad allentare
i blocchi per consentire il passaggio dei lavoratori turnisti. E' stato
così scongiurato il pericolo di una fermata generale e improvvisa dello
stabilimento che - come paventato dall'azienda dell'Eni - avrebbe
potuto comportare rischi per le maestranze, gli impianti e l'ambiente.
Alle 17.30, il personale che era in turno dalle 22 di ieri sera ha
potuto ricevere il cambio e tornare a casa dopo quasi 20 ore di lavoro.

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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeGio Gen 19, 2012 3:00 pm

CONCLUSO VERTICE ALLA REGIONE, LOMBARDO CHIEDE INCONTRO CON MONTI
- Si è concluso alla Presidenza della Regione siciliana, il vertice
tra Raffaele Lombardo, i prefetti di Palermo e Catania e una ventina di
rappresentanti dell'Aias e dei Forconi (prima della riunione il
governatore ha incontrato in separata sede Giuseppe Richichi e Mariano
Ferro, leader dell'Aias e dei Forconi). "Non c'è pieno controllo del
movimento", ha detto Lombardo, ai giornalisti che gli hanno chiesto se
dopo il vertice i blocchi saranno rimossi. "Non credo che ci siano
matrici politiche. E' possibile però - ha proseguito - che ci siano
tentativi di infiltrazione e strumentalizzazione. Non sta a me appurare
se ci sono presenze mafiose tra i manifestanti, se ci sono lo accerterà
la magistratura e adotterà le giuste sanzioni. Ho chiesto con una
lettera un
confronto col premier Monti su alcuni punti delle
rivendicazioni poste dal movimento che sta protestando in Sicilia, dalle
accise sulla benzina ai costi dei trasporti".
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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeGio Gen 19, 2012 3:45 pm



La cosa più bella è che mi sento dire "smettetela di votare mafiosi, non fate quelli che si lamentano e poi vi fate corrompere. La colpa è vostra e di chi ci crede"
Povero popolo di ignorantoni quali siamo e resteremo per sempre, agli occhi di molti...
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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeGio Gen 19, 2012 7:56 pm



Ecco finalmente i giornali italiani ne parlano e che cosa fanno?? Mi tirano fuori ste cazzate La Sicilia si ferma! 3796487374 Primo Lentini è provincia di Siracusa non Catania (gnuranti!), secondo un agricoltore di Lentini parla così?? La Sicilia si ferma! 2687797526manco i professori d'italiano Laughing terzo i negozi non stanno chiudendo ne scioperando!!! Gli unici negozi chiusi sono quelli che hanno FINITO le scorte, senza niente da vendere che cazzo apri a fare?? La Sicilia si ferma! 179389 quei pochi a cui sono rimasti scorte invece se ne approfittano alzando i prezzi come ad esempio benzina a 2 euro (in quel caso sarei io il primo a voler spaccare il negozio di una merda simile che se ne approfitta, ma queste sono altre discussioni).
L'unica cosa vera è che magari qualcuno è stato costretto a scendere dal furgone, ma cosa c'è di anomalo?? è come uno sciopero a scuola, c'è sempre il coglione che vuole entrare e si cerca di convincerlo La Sicilia si ferma! 179389 ok magari sarà sbagliato però o tutti o nessuno... Non avrebbe molto senso se alcuni trasportatori inizierebbe a fare le consegne, cosa che poi servirebbe solo per fare arricchire i benzinai e i fruttivendoli che in questi giorni stanno aumentando tutto??

VI RICORDO CHE LO SCIOPERO E' DEGLI AUTOTRASPORTATORI NON DEI NEGOZIANTI... (scrivo maiuscolo per farlo notare mica per urlare u.u)



Ps. Un amico mio lavora come ufficiale giudiziario e va in giro col furgone a ritirare merce sequestrata, l'hanno fermato anche a lui in giro ma quando gli ha detto che lavoro fa (che quindi non centra nulla con lo sciopero) lo hanno fatto lavorare tranquillamente...
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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeVen Gen 20, 2012 12:20 pm

Blocco dei tir, è l'ultimo giorno
Forconi: "Allentiamo i presìdi"


Alla mezzanotte di oggi termina il fermo degli autotrasportatori in
Sicilia. L'Aitras, l'Assotrasport, l'Assiotrat e i consorzi di Trapani,
Palermo e Catania - si legge in un comunicato - riporteranno i mezzi nei
propri piazzali, lasciando i presìdi e i punti di sensibilizzazione, in
quanto i cinque giorni consentiti consentiti dalla legge che
regolamenta gli scioperi degli autotrasportatori scadono.

Per il
quinto giorno consecutivo continua la protesta del movimento Forza
d'urto, composto da autotrasportatori, agricoltori, pescatori, che con
presìdi in punti nevralgici di varie province blocca il passaggio di tir
e camion. Benzinai chiusi nelle grandi città perchè non sono stati
riforniti di carburante, supermercati con poche derrate, acqua minerale
ormai rarissima, sono alcune delle conseguenze visibili dello sciopero
dei padroncini che chiedono soprattutto uno sconto sul prezzo del
carburante che serve loro per lavorare.

FORCONI: "ALLARGHIAMO MAGLIE PRESÌDI" - Il leader del
Movimento dei Forconi, Mariano Ferro, precisa la posizione degli
agricoltori: "Dobbiamo allargare le maglie dei presìdi immediatamente e
permettere i rifornimenti a tutti. Come ci ha detto di fare lo stesso
presidente Lombardo, noi i presìdi non li togliamo. Non li avremmo tolti
in ogni caso, ma io sono perfettamente d'accordo con Lombardo quando
dice che bisogna rifornire di gasolio gli ospedali". "La protesta
comunque - ha continuato Ferro - credo che durerà, non so per quanto
tempo, se non arrivano risposte. Non voglio far tornare indietro un
popolo se non ha almeno una qualche risposta, parlo di risposte reali e
concrete. Anche perchè un'occasione come questa non ci sarà mai più,
qualcosa dobbiamo portare a casa".

Intanto è cominciato il
secondo giorno di sciopero della fame di uno dei leader del Movimento
dei Forconi, Martino Morsello, dopo le dichiarazioni del presidente di
Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, che ha denunciato infiltrazioni
mafiose tra i manifestanti. "Col mio gesto - dice Morsello - voglio che
venga accertata la verità di tali gravissime affermazioni e conoscere i
nomi dei personaggi mafiosi che potrebbero essere vicini al nostro
movimento. Sono sicuro che da parte di tre protagonisti, Mariano Ferro,
Giuseppe Scarlata e me, che hanno costituito il movimento, non ci può
essere nessuna ombra di dubbio di collegamenti con esponenti mafiosi. Mi
rendo disponibile a collaborare con Lo Bello e i rappresentanti di
categoria e le istituzioni per arrivare ad accertare eventuali
infiltrazioni nel movimento".

LOMBARDO MERCOLEDI' DA MONTI - "Mi auguro che stasera
questa protesta anche dura si concluda: mettere in ginocchio la Sicilia,
non consentire alla gente di avere il metano per il riscaldamento, è un
dramma soltanto per i siciliani". Così a Sky Tg24 il governatore
Raffaele Lombardo. "È una protesta - sottolinea Lombardo - che sposo,
che faccio mia, per le cui ragioni lotterò, ma credo sia stato
sufficiente il disagio creato, ora è il momento di portare a Roma, dopo
aver fatto fino in fondo il nostro dovere, una rivendicazione che merita
risposte da chi di competenza, non da chi ci è comodo incontrare perchè
magari ci è a portata di mano. Ho chiesto al presidente del Consiglio
un incontro, che credo ci sarà mercoledì mattina". Il presidente della
Regione ribadisce il proprio dissenso dalla tesi di Confindustria
Sicilia sulle infiltrazioni mafiose che la protesta rivelerebbe: "Gli
industriali ritengono di averne le prove, magistratura e forze
dell'ordine stanno indagando. Ma io non mi sento di dire questo: le
ragioni della protesta sono più che fondate e hanno coinvolto decine di
migliaia di persone, le modalità sono state forse giuste ma ormai la
misura è colma. Credo sia stato saggio avere deciso che massimo entro
stasera i blocchi saranno rimossi".

26 BLOCCHI IN 7 PROVINCE, POCHE AUTO IN GIRO.
Sono ventisei i blocchi stradali ancora attivi in sette province
siciliane. Ogni presidio ha un proprio responsabile che coordina il
blocco e decide chi deve superarlo. A Villa San Giovanni, sono saliti a
160 i camion fermi agli imbarcaderi che sono impossibilitati a
traghettare per lo sciopero in atto in Sicilia. Un presidio è in atto
anche a Crotone, in località Passovecchio sulla statale 106 all'ingresso
della città, dove sono presenti alcune decine di persone su un lato
della carreggiata. A Palermo ma anche a Catania, Agrigento e Messina
sono poche le auto in circolazione: anche di mattina, ora di punta per i
lavoratori che si recano in ufficio e le madri che accompagnano i bimbi
a scuola, le grandi strade sono semivuote con poche auto che circolano.
La paura tra la gente è che con l'annunciato sciopero dei benzinai, il
proseguimento della protesta dei forconi e dei tassisti,
l'approvvigionamento di benzina sia impossibile e la mobilità sia resa
difficile.

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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeVen Gen 20, 2012 2:13 pm

Dicono che lo sciopero della benzina durerà altri 7 giorni... La Sicilia si ferma! 101505
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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeVen Gen 20, 2012 2:38 pm

Per ora però non si sanno le date e questo sciopero della benzina dovrebbe essere nazionale addirittura
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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeSab Gen 21, 2012 1:31 am


Applicate multe ai rivenditori di carburante che maggiorano i prezzi


17,000 euro di multa sono state applicate complessivamente ai
benzinai che hanno aumentato il prezzo dei carburanti durante le
giornate dei blocchi. L'operazione è della Guardia di Finanza che invita
i cittadini a segnalare anomalie chiamando il 117. Sono stati
verbalizzati 6 gestori, di cui 4 per la mancata esposizione sulla
carreggiata degli appositi tabelloni riportanti il prezzo di vendita del
carburante, 1 per prezzi al pubblico di fatto superiori a quelli
riportati sul tabellone e 1 per inosservanza dell'orario di chiusura.


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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeSab Gen 21, 2012 12:52 pm

FORCONI: "AVANTI SINO AL 26, MA RIPRENDERE TRASPORTO MERCI"
- "E' urgente che riprenda normalmente il trasporto merci in Sicilia",
dice Martino Morsello, leader del "Movimento dei forconi" rivolto
agli autotrasportatori. Intanto per conferma che la protesta in
Sicilia, giunta ormai al sesto giorno, proseguirà fino al 26 gennaio.
"In attesa che si definisca l'incontro tra il presidente della Regione
Raffaele Lombardo, il governo e una delegazione dei manifestanti -
aggiunge Morsello - per affrontare 'il caso Sicilia', oggi più che mai
bisogna evitare spaccature con i produttori. La nostra protesta -
conclude uno dei leader del 'Forconi' - deve essere nei presìdi in
modo visibile facendo scorrere normalmente tutti i mezzi, compresi
quelli che caricano merci e contribuiscono al reddito delle aziende.
Evitiamo - conclude - qualsiasi strumentalizzazione che possa
danneggiare l'immagine del 'Movimento dei Forconì e della Sicilia
stessa. La protesta pacifica è prevista fino al 26 gennaio".

CATANIA: NIENTE BENZINA, FILE CHILOMETRICHE AI DISTRIBUTORI
- Nella città etnea sono arrivate soltanto autobotti di carburante
per le emergenze, scortate dalle forze dell'ordine, per rifornire
ospedali e strutture di prima necessità e intervento. La notizia trova
conferma in ambienti della prefettura, dove l'unità di crisi è
costantemente al lavoro. A Palazzo Minoriti si sta lavorando affinchè
anche nella città etnea ci sia un ritorno alla normalità, ma al momento
non è possibile fare previsioni su quando potranno arrivare i primi
rifornimenti nella provincia. In alcune aree di servizio sono stati
esposti cartelli eloquenti: "Lo sciopero si prolunga fino a mercoledì,
25/01". Un modo per evitare lunghe e inutili attese agli automobilisti
che speravano di potere fare il pieno. Molti automobilisti non
recedono però dal loro intento, e restano in fila in attesa
dell'autobotte, che sembra, al momento, un miraggio.

POTENZIATA LA PROTESTA AD AGRIGENTO

- La protesta degli autotrasportatori nell'Agrigentino invece di
attenuarsi si è potenziata. I presidi, secondo i dati forniti dalla
polizia stradale, sono, al momento, sei. Tre lungo la strada statale
115: uno all'ingresso di Licata, uno al bivio per Naro, uno dinanzi la
cementeria di Porto Empedocle; al chilometro zero della statale 640
ossia all'uscita del porto di Porto Empedocle; lungo la statale 189, al
bivio per Aragona; e un altro lungo la statale 123, ossia la
Ravanusa-Naro.

GELA RESPIRA
- A Gela, le
principali vie di accesso alla città restano presidiate dai
dimostranti, soprattutto contadini e qualche camion, ma la circolazione
degli autoveicoli si svolge speditamente. Si notano i primi segnali di
un'apparente ritorno alla normalità: i distributori che avevano ancora
scorte di carburanti nelle cisterne hanno riaperto le pompe e al
petrolchimico, dopo cinque giorni, avvenuto regolarmente il cambio
turno del personale addetto alla conduzione degli impianti. In città è
ripresa la raccolta della spazzatura, ora che gli auto-compattatori
possono raggiungere la discarica di contrada Timpazzo. Il lavoro per sar
lungo perch c'è da smaltire l'immondizia accumulatasi in cinque giorni
di blocchi. Nei supermercati dagli scaffali ormai vuoti cominciano ad
arrivare i primi rifornimenti.

VIA IL BLOCCO A ENNA
- Da ieri sera, alle 21, l'unico blocco in provincia di Enna,
sull'autostrada A19, allo svincolo di Catenanuova, è cessato. Libera,
quindi, la sede stradale mentre stamani i manifestanti hanno incontrato
il questore, Salvo Patanè, che li ha autorizzati a montare un presidio,
con un gazebo e un trattore, nel piazzale antistante la sede della
Polstrada. Sul fronte dei disagi relativi ai generi alimentari, il
territorio di Enna, anche perchè interessato da un solo blocco, non ha
subito grandi problemi. Le strade provinciali sono state sempre
percorribili e i prodotti che arrivano dall'Ennese sono stati
assicurati. Disagi, invece, per il rifornimento dei carburanti e anche
stamani: nell'unica pompa di benzina che ha disponibile il gasolio, si
registrano lunghe code.

FERMI AGLI IMBARCADERI 190 CAMION

- Prosegue anche oggi il blocco agli imbarcaderi di Villa San Giovanni
per i camion diretti in Sicilia in conseguenza dello sciopero dei Tir in
atto sull'Isola. Oggi sono saliti a 190 i mezzi pesanti costretti a
fermarsi nelle aree di sosta per l'impossibilità di traghettare. Molti
camionisti si sono sistemati negli alberghi della zona in attesa che il
blocco in Sicilia finisca. La polizia stradale non segnala disagi per
gli automobilisti.

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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeSab Gen 21, 2012 6:30 pm

Forza d'urto ha deciso di sospendere la protesta. Lo ha annunciato uno
dei leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro, spiegando che "non
si può mettere in ginocchio più di quando già lo è la Sicilia, non era
questo il nostro obiettivo. La protesta non finirà ma la lotta si
trasferirà a Roma".

"Si è messo in moto il buon senso - dice
Ferro - e la rabbia va governata. I siciliani non possono sopportare
oltre il fermo del trasporto. La pressione esercitata sul governo
regionale per i provvedimenti di competenza è approdata a soluzioni
parziali che il governatore Lombardo, nel corso di un ulteriore incontro
che si è tenuto stamattina, ha garantito di realizzare nel più breve
tempo possibile. La Sicilia rimane in stato agitazione e aggiunge Roma
come sede di protesta per rivendicare i diritti di un popolo da sempre
bistrattato. Quella che ha visto migliaia di siciliani sulle strade è
già una pagina di storia".

Ferro ha parlato con i partecipanti ai
presìdi: "Probabilmente non vogliono andare via, ma ho spiegato loro
che la protesta non si ferma, ma rallenta e si sposta a Roma. Dobbiamo
tornare a una vita più normale. Non dobbiamo farci detestare dalla
gente: tanto è stato il consenso iniziale alla nostra protesta, tanto
rischia di diventare l'odio finale. Sarebbe una situazione
inaccettabile. Siamo pronti a protestare per 15-20 giorni a Roma,
andremo nella Capitale per combattere la lotta per la nostra
sopravvivenza, anche a costo di alimentarci soltanto con pane e
acqua...".

Nonostante il termine per il blocco dei tir sia
ufficialmente scaduto, la regione resta in grave difficoltà. Molti
distributori sono stati riforniti di carburante e si registrano lunghe
code di auto in tutte le province.





Alcuni benzinai hanno riaperto pure a Catania ma io non mi vado a fare 3 ore di fila per mettere la benzina, ma come cavolo si fa?? La Sicilia si ferma! 3796487374
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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeLun Gen 23, 2012 1:12 pm

Torna gradualmente alla normalità la situazione in Sicilia, dopo la
settimana di sciopero messa in atto dagli autotrasportatori e dai
comitati Forza d'urto e Movimento dei forconi. Sebbene la protesta
prosegua in forma pacifica, i tir carichi di carburante sono riusciti a
rifornire le pompe di benzina lasciate a secco nei giorni scorsi e prese
letteralmente d'assalto da migliaia di automobilisti che hanno atteso
ore prima di poter fare rifornimento. Lunghe code vengono registrate
anche questa mattina, con problemi per il traffico. A Catania, in
particolare, situazione critica in piazza Eroi D'Ungheria, via Passo
Gravina e piazza Ariosto. Nei supermercati tornano a riempirsi gli
scaffali rimasti senza latte, acqua e altri viveri di prima necessità.
LA PROTESTA ARRIVA NEL RESTO D'ITALIA -
Le manifestazioni di protesta, partite dalla Sicilia, si sono intanto
allargate a tutto il Paese e andranno avanti per 5 giorni. Disagi su
molti tratti della rete autostradale. Sono oltre 60 i presìdi in tutta
Italia. "Da questa notte - ha spiegato il segretario generale del
trasporto unito Fiap, Maurizio Longo - c'è un'azione per rappresentare
il nostro disagio sul territorio. La circolazione delle vetture è
garantita, ma a creare disagio sono i molti conducenti dei veicoli
industriali che accostano. C'è stata una risposta superiore a quella che
ci aspettavamo, siamo il settore economico più indebitato del nostro
paese". Il programma è quello di terminare la protesta "venerdì, noi
lavoriamo per risolvere i problemi dei nostri imprenditori, auspichiamo
interesse da parte del governo e non avremmo neanche voluto farla questa
protesta, ma dovevamo dare un segnale forte, chiudere in silenzio
sarebbe stata delusione".

L'ALLARME DEL MINISTRO CANCELLIERI.
Il ministero dell'Interno, Annamaria Cancellieri, intervenendo in
primissima mattina alla trasmissione di Radio Uno "Prima di Tutto", ha
assicurato che il governo segue "con molta attenzione" le proteste degli
autotrasportatori, "perchè nulla esclude che questi malesseri possano
sfociare in manifestazioni di tipo diverso. Per quanto riguarda i fatti
siciliani siamo stati presenti con sale di crisi aperte 24 ore su 24 per
seguire l'ordine pubblico nazionale e soprattutto per
monitorare in
ogni suo punto il fenomeno". Martedì il ministro riferirà al Senato in
relazione alle conseguenze del blocco degli autotrasportatori in
Sicilia.

FORZA D'URTO INCONTRA LA STAMPA E ROMPE CON RICHICHI
- Una conferenza stampa di parte del movimento Forza d'urto e del
Movimento dei Forconi è stata convocata per oggi alle 15.30 a Pian del
Lago, nei pressi del campo sportivo, da uno dei leader dei Movimento dei
Forconi, Mariano Ferro "per chiarire tutti gli elementi messi in giro
da alcune voci false, e far chiarezza sul da farsi". "Parleremo - ha
detto Ferro - delle dichiarazioni di Mariano Morsello, delle falsità che
sta spargendo su YouTube e Facebook, e della falsità che sta spargendo
Giuseppe Richichi".

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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeSab Gen 28, 2012 2:05 pm



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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeLun Gen 30, 2012 12:50 pm

Più guardo sto video e più penso a quanto sia ridicolo Castelli! Una vergogna per il paese, un politico che anzichè placare gli animi dichiara guerra e insulti La Sicilia si ferma! 670640
"Non sarete mai come i lombardi" la razza ariana Laughing

date una zappa in mano a quest'essere qua e mandatelo a lavorare sul serio!! quando guadagnerà 1/8 di quello che guadagna ora (e gli sta andando pure bene) vediamo come si sentirà...

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MessaggioTitolo: Re: La Sicilia si ferma!   La Sicilia si ferma! Icon_minitimeLun Gen 30, 2012 2:43 pm

disgraziatuni!
novità sullo sciopero?
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