Bene. Tocca a me. Io faccio, o meglio, facevo pittura su vetro. Il lavoro comunque l'ho sempre dovuto condividere con mio fratello. Disegnavo, lui gli passava il piombo (tipo ricalco) e poi io dipingevo. Perchè? Perchè quel cazzo di tubetto, per me, è troppo duro da premere. Parlo al passato in quanto è da molto tempo che non prendo un pennello in mano (quello con cui dipingere
). Erano gli anni '97/'98 quando ho cominciato ad avvicinarmi alla pittura, tra l'altro quelli erano tempi duri per la mia famiglia perchè mio padre aveva perso il lavoro e il mio nonno materno aveva avuto un ictus celebrale che lo aveva reso non autosufficiente. Io vendevo i miei quadri in qualsiasi posto! Una volta, insieme a mio fratello piantammo la nostra bancarella in piazza accanto a quelle dei marocchini
, ricordo il loro sguardo curioso ma per niente infastidito. Lì abbiamo venduto il nostro primo quadretto! Col tempo, ho partecipato pure alle fiere di paese, col mio stand e la mia timidezza... li ho fatti pure per le scuole elementari in occasione della festa della mamma, o anche su richiesta come bomboniere. E' stato un bel periodo, altro che sfruttamento del lavoro minorile... io mi sentivo UTILE perchè potevo dare il mio contributo alla famiglia!
Poi alle superiori ho smesso, perchè avevo troppo da studiare, mio nonno è morto ed eravamo tutti un po' esauriti.
A volte mi capita di riconoscere un mio quadro da qualche parte e mi torna la voglia.
Vorrei riprovarci, anche se nel frattempo le mie capacità funzionali si sono ridotte di un altro po', vorrei sfruttare quelle residue fino alla fine. Vorrei non fermarmi mai. E non lo farò. Non per volontà mia.
Scusate per la qualità delle immagini ma fotografare un quadro non è il massimo.
Non fate caso a quello in basso a sinistra..è una foto che non c'entra niente col quadro.. mi sono dimenticata a toglierla prima di fare la foto..