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 "Hip hop, musica, denaro..Da Matt Manent"

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MessaggioTitolo: "Hip hop, musica, denaro..Da Matt Manent"   "Hip hop, musica, denaro..Da Matt Manent" Icon_minitimeMar Gen 04, 2011 4:11 pm

per chi non l' avesse ancora letta:
Citazione :
Lettera aperta a:

Tre differenti noti artisti Hip-Hop di Milano
Un noto artista Hip-Hop di Torino
Un noto artista Hip-Hop di Napoli
(Nota: i nomi non vengono resi noti per ragioni spiegate di seguito)


Carissimi tutti,

Con qualcuno di voi ci si conosce già direttamente, con qualcun altro mi sono visto o sentito di sfuggita per le mille vie che l’Hip-Hop intreccia, con alcuni invece non c’è stato mai nessun rapporto. Di tutti voi, che mi spiace non poter chiamare per nome a causa di quanto spiegherò di seguito, conosco e rispetto i percorsi artistici e credo che almeno qualcuno parallelamente conosca il mio, anche se magari solo in minima parte.

Per dare una rinfrescata alla memoria il mio nome è Matt Manent, ho all’attivo un album e due EP (Palestra di vita, Dedalo e On the Road), ho condotto dal 2003 al 2009 una trasmissione radiofonica chiamata Streetbeat che credo sia stata ben nota agli appassionati del settore, ho lavorato come giornalista indipendente per Groove, ho collaborato alla realizzazione di videoclip trasmessi anche in TV, ho organizzato jam, promosso altri artisti, tenuto eventi di vario tipo e fatto altre cose minori. Insomma: mi sono dato da fare, questo credo sia fuori discussione.

Da due anni a questa parte si può dire non viva in Italia, essendomi trasferito prima in Germania, poi in UK e infine nella Svizzera francese. Purtroppo il nostro Paese è un deserto in quanto ad opportunità, quindi sono partito per cercarne altrove, non senza amarezza. Questa sarebbe un’altra storia se non fosse che oltre che dalla famiglia e dagli amici, mi sono dovuto staccare anche dall’Hip-Hop. Da un anno e mezzo non ho più nemmeno potuto pensare di entrare in studio per nuovi progetti. La causa? Il piatto in tavola, la vita di chi è più verso i 30 che verso i 20. Penso ci si capisca.

Dal momento in cui ho dovuto mettere tutto in pausa, di cose ne sono successe nell’Hip-Hop italiano.
Purtroppo, più di cattive che di buone. E non sto parlando di chi è sotto major: complimenti a chi ce l’ha fatta.
Ciò a cui soprattutto mi riferisco è una dinamica sfociata oltre la soglia della decenza: il fatto che anche un incapace possa ottenere collaborazioni di ogni sorta. Dal novellino che abbocca all’amo del 500€ per una strofa o un beat sul demo, fino al figlio di papà che si presenta con un budget di almeno 10mila (!) Euro per realizzare un singolo con video affiancato da nomi noti.
Ai tempi al pollo da spennare si fotteva il portafoglio, oggi ci si fa un pezzo assieme.
Come sempre, se importiamo qualcosa dall’estero importiamo il peggio anziché il meglio: in questo caso la filosofia “business is business”. Farsi pagare quando si riesce va benissimo, ma non quando il soldo diventa il passepartout della gente scadente. Se guardiamo in USA nessuno si spinge in là come invece sta succedendo in Italia, nemmeno uno come Sean Price nonostante sia stato il portabandiera di un certo modo di agire. Anche in Germania o in Francia non ho mai visto un Kool Savas o un Ol’ Kainry di turno spartire il microfono/lo schermo con gente palesemente indegna di tale caratura.

Se arrivo a scrivervi questa lettera aperta è perché chiaramente credo che in alcuni episodi voi abbiate particolarmente favorito questo genere di situazioni. Avete grande talento e mi fa un brutto effetto vedervi affiancare alcuni discutibili elementi nella loro improbabile, sbilenca e spesso anche comica “scalata verso la vetta”. Che lo vogliate o no, il vostro nome è forte abbastanza per far credere alla gente che “Se ci ha collaborato lui, allora XXX è uno bravo”.
Quindi, mentre da una parte questa dinamica porta della gente scadente alla ribalta, dall’altra dei ragazzi partiti con lo stesso spirito che avevate voi si ritrovano senza speranza. Hanno skills, ma questo non fa più la differenza. Per voi però non è stato così, permettetemi di dire.

Tutti quelli che oggi hanno più di 25 anni sono cresciuti in una scena diversa, che seppur nei fanatismi di taluni che si credevano Dio in terra, ha avuto il pregio di saper tracciare un argine che un ottimo MC ha definito come “Selezione su chi c’ha stile e chi vorrebbe averne”.
Questa è esattamente la filosofia che ha permesso a VOI di farvi sentire, di emergere, di farvi il nome che avete. Perché quando siete venuti su voi, un pagliaccio rimaneva tale. Anzi, a volte si discriminava troppo. Decisamente troppo.
Oggi invece fatichereste molto di più a conquistare spazio, proprio per colpa di quelle dinamiche che voi stessi state agevolando. E anche nel caso in cui non ci fossero soldi in mezzo ma favori o simpatie di vario genere, con questo fare si diventa il simbolo dell’Italia più marcia, quella del clientelismo e del nepotismo, quella dove per farcela basta avere il gancio, quella dove “l’amico tuo ti mette apposto”. E’ ipocrita scandalizzarsi di chi arriva in Parlamento quando anche nel piccolo si agevolano maniere da pompinocrazia.

In fin dei conti, a me sembra spesso di vedere un porcaio e non credo di avere le allucinazioni.
Ci sono validi veterani lasciati in disparte, giovani leve che non trovano spazi e i vincitori effettivi devono essere per forza quel paio di elementi ridicoli che con una leccata di culo o con un foglio viola riescono a far scattare l’ingranaggio?
Io mi schiero apertamente contro e così sempre ho fatto. A mia riprova c’è tutto quello che compone il mio curriculum nel settore. Sondare per credere. E non è stato facile: certe volte avrei potuto evitare di litigare, altre avrei potuto intascare dei soldi per dire una cosa piuttosto che un’altra e così via per numerose vicende.

Questa mia lettera può essere facilmente ignorata, oppure anche “fraintesa in maniera pilotata”, ma credo che fra gente dell’ambiente -e prima di tutto fra uomini- non vi sia spazio per fraintendimenti, strumentalizzazioni o teatrini in merito a quello che ho scritto.
L’intenzione di renderla pubblica avviene affinché la gente possa beneficiare della costruttività che spero s’instauri. Non ho il minimo scopo pubblicitario, soprattutto perché non ho nessun nuovo disco da proporre. Se non ho tirato in ballo i vostri nomi non è perché io sia un codardo, ma solo perché il Codice Penale purtroppo parla chiaro (art. 595) e le vostre realtà discografiche e/o manageriali hanno la querela facile. Quello che si rischia è la "reclusione da 6 mesi a 3 anni o una multa NON inferiore a 560€". Non ho né abbastanza soldi né abbastanza tempo per fare il paladino fino a quel punto, vogliate perdonarmi.

Mi scuso nel caso abbia urtato l’ego di qualcuno, ma non ce la faccio a stare in silenzio quando anche in questo ambiente muore il senso della meritocrazia e si sta facendo prepotentemente largo chi si compra gli amici. O i fans su Facebook. O le views su Youtube. O lo spazio su certi palchi. Esatto, perché non sono solo i featuring ciò che si paga, si può comprare tutto tramite software online, agenzie di marketing o agenzie di booking. Facciamo cadere una volta per tutte anche questo velo.
“Cash Rules Everything Around Me” rappava qualcuno. Io lo cambierei in “Cash Ruins Everything Around Me”.
Spero che l’Hip-Hop italiano riprenda ad essere prima di tutto per i ragazzi delle province, dei quartieri, delle borgate e dei rioni, anziché un banale supermercato per i bimbi ricchi con mille New Era, la kefia multicolore, tante sneakers quante un negozio e l’ultimo iPhone in tasca.

E insultare tali elementi è troppo facile, e pure troppo ipocrita, e pure troppo inutile. E’ per quello che mi rivolgo all’altra metà del cerchio.

“Keep it real”.
Mai parole furono più necessarie.

Con onestà e rispetto.
Matt Manent



PS: Un grazie particolare a La Casa Del Rap per aver accolto questa mia lettera aperta.

fonte: https://www.facebook.com/note.php?note_id=485734398563&id=1349908009

sbaglio o anche QUESTA CANZONE è stata scritta da:
Tre differenti noti artisti Hip-Hop di Milano
Un noto artista Hip-Hop di Torino
Un noto artista Hip-Hop di Napoli


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vabbè... che ne pensate voi?? siete daccordo con quello che dice matt manent?? discutiamone!
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MessaggioTitolo: Re: "Hip hop, musica, denaro..Da Matt Manent"   "Hip hop, musica, denaro..Da Matt Manent" Icon_minitimeMar Gen 04, 2011 4:58 pm

L'avevo già letta e sono d'accordissimo con lui...
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MessaggioTitolo: Re: "Hip hop, musica, denaro..Da Matt Manent"   "Hip hop, musica, denaro..Da Matt Manent" Icon_minitimeGio Gen 06, 2011 4:48 pm

Ragazzi,purtroppo è la cruda realtà. Matt ha perfettamente ragione..è triste questa condizione, dove la meritocrazia è quasi azzerata, i cash la fanno da padrone e favori, agganci e probabili pagamenti ti fanno arrivare in alto.
Bella per Matt, tutto il mio rispetto e supporto
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