Allora...è una spiegazione un po' complessa, cercherò di essere breve e chiaro ma non è detto che ci riesca.
In Italia esistono i contratti collettivi (ovvero contratto da elettricista, contratto da insegnante eccetera) firmati dai sindacati, che servono a tutelare i dipendenti. I contratti individuali od aziendali in linea teorica devono sottostare a questi contratti.
Questo tutela i dipendenti perché ovviamente io elettricista sono una parte svantaggiata quando mi assumono, senza contratto collettivo potrei ricevere uno stipendio molto più basso di quanto in realtà valgo...o potrebbero farmi firmare dei contratti che non rispettano le leggi.
Il lavoro di controllo lo fa di per se il sindacato, firmando appunto questi contratti collettivi.
Nell'Aprile 2009 il governo (questo governo) ha firmato un accordo con i sindacati CISL e UIL (ma non con la CGIL) in cui si prevede che i contratti aziendali possono avere deroghe ai contratti collettivi.
L'accordo di Mirafiori non è altro che una deroga al contratto collettivo.
La FIOM è il sindacato di categoria, sindacato degli operai metallurgici.
La Fiat è in crisi per via della crisi generale (ovviamente il mercato dell'auto è tra i più colpiti, se ci pensate basta che tutti tengono la vecchia auto uno o due anni in più e le vendite calano drasticamente....e siccome è una spesa abbastanza grossa quella dell'auto è normale che in un momento di crisi sia una delle prime cose a calare).
Marchionne è l'amministratore delegato FIAT, diciamo per semplicità chi decide dove investire e robe così.
Quando un'azienda è in perdita si cerca di ridurre i costi; da qui la minaccia di Marchionne:
- o sottostate all'accordo di Mirafiori, oppure me ne vado in Serbia dove la manodopera costa meno
L'accordo di Mirafiori nel dettaglio vi linko Repubblica che lo spiega abbastanza bene e non è possibile sintetizzarlo oltre
Repubblica su MirafioriSiccome non tutti i sindacati erano d'accordo, vi è la possibilità di fare un referendum sindacale in cui tutti i dipendenti votano se siglare o meno l'accordo.
Oltretutto quest'accordo a delle parti al limite della legalità o comunque del buon senso:
- il contratto è fuori dal sistema di Confindustria, perché la Fiat è fuori da Confindustria.
E la Fiat è uscita temporaneamente da Confindustria per rinnovare i contratti, probabilmente rientrerà dopo: che senso ha fare una confederazione di industriali che si autoregolamenta se poi basta uscire momentaneamente da essa per eluderla?
Il punto esterno a confindustria è il fatto che non ci siano rappresentanti dei sindacali che non hanno firmato l'accordo.
Un po' come se in parlamento, chi non vota una tal legge venisse escluso dal parlamento perché non era d'accordo.
- il divieto di sciopero per il contratto firmato è totalmente illegale, in quanto viola il famoso art. 18 dello Statudo dei lavoratori. Cioè i lavoratori non possono scioperare contro questo contratto. (???).
Non si può vietare di scioperare.
Poi vabbeh il resto sono cose più terra terra che trovate tranquillamente nella pagina di Repubblica.
Il contratto è stato fatto perché i contratti di lavoro ogni tot scadono e si rinnovano (per esempio per aumentare gli stipendi e adeguarli al costo della vita).
Ora lo hanno modificato radicalmente da lì la decisione della Fiom di indire il referendum.
Non so se sono stato troppo lungo, non sapevo spiegarlo meglio....se avete da chiedere chiedete...se avete idee diverse sparate :)
Diciamo che secondo me c'è una colpa del governo, in quanto non si può permettere ad un industriale di ricattare i suoi dipendenti. O firmare o vi licenzio. Questo è il referendum.
Sarebbe dovuto intervenire il governo, secondo me.