E' considerato il padre della comico - terapia. Oggi ha superato la soglia dei cinquanta anni e va in giro per il mondo a fare visita ai bambini negli ospedali.
Hunter Patch Adams esiste davvero, non solo sullo schermo cinematografico che l'ha reso famoso grazie all'interpretazione di Robin Williams.
La
sua storia reale comincia proprio da un ospedale psichiatrico, dove
Patch, ancora adolescente, viene ricoverato dopo aver tentato il suicidio. Anche su di lui si è abbattuto il male oscuro della depressione.
Qui aiuta un malato, suo compagno di stanza, a superare le fobie
ricorrendo a un gioco divertente. Improvvisamente capisce di avere un
dono, quello di poter aiutare chi soffre creando un rapporto fatto di allegria e complicità. Decide allora di studiare medicina al Medical College in Virginia,
dal quale esce diplomato nel 1971. Sono anni difficili per lui quelli
universitari, perché il mondo accademico non accetta il modo
rivoluzionario con il quale Patch Adams intende curare i pazienti.
"La medicina è uno scambio d'amore, non un business. L'antidoto a tutti i mali è l'umorismo"
- ha dichiarato in un'intervista. Animato dalla volontà di mettere in
pratica questo suo ideale, Patch Adams dopo la laurea trasforma la casa
dove vive in una clinica aperta a chi soffre. Insieme a un gruppo di volontari riesce, in dieci anni, a prestare cure gratuite a circa 15.000 malati e nel 1977 compra un terreno nel North Carolina, dove progetta di costruire una clinica vera e propria.

Vista dall'alto la costruzione, nelle intenzioni di Patch Adams, deve riprodurre la sagoma di un clown. A questo scopo fonda l'associazione Gesundheit Institute che in tedesco significa istituto della salute. L’associazione raccoglie fondi destinati alla realizzazione della clinica. Si tratta di un progetto ambizioso, anche dal punto di vista economico, 15 milioni di dollari il costo previsto. Dal 1983 Patch Adams dedica anima e corpo per cercare i finanziamenti e in effetti mancherebbero ancora 7 milioni di dollari.
Secondo Adams, il vero scopo del medico non è curare le malattie, ma prendersi cura del malato.
Tale concezione stravolge alcuni dei concetti cardine della medicina
occidentale moderna, rendendo Patch Adams un personaggio rivoluzionario e
scomodo che si contrappone in maniera forte alla medicina delle case
farmaceutiche. Lui però, si sente investito di una missione da compiere, viaggia in tutto il mondo per far conoscere la teoria sul potere terapeutico del sorriso e il progetto del suo ospedale che ne è il veicolo concreto. Tra i suoi obiettivi, ha fatto sapere, c'è anche "Clown One", un aereo pronto ad atterrare laddove ci sia un'emergenza umanitaria.

FONTE

SE AVETE VISTO IL FILM DI ROBIN WILLIAMS , AVRETE CAPITO CHE VORREI PARLARE DI UNA COSA:L' UMANITA' DI CHI LAVORA A STRETTO CONTATTO CON I MALATI. UMANITA' CHE SECONDO ME STA SVANENDO COL PASSARE DEL TEMPO.
SECONDO ME, PIU' PASSANO GLI ANNI E PIU' I MEDICI CHE SI LAUREANO ESCONO DALL'UNIVERSITA' CON UNA INSENSIBILITA' SENZA PARAGONI.
ORMAI GUARDANO SOLO A QUANTI SOLDI POSSONO FARE CON GLI "ESPERIMENTI" CHE I CAPI DELLE CASE FARMACEUTICHE GLI ORDINANO DI FARE. ESPERIMENTI CHE REGALANO VIAGGI IN JAMAICA, PERSONAL COMPUTER, MACCHINE, OROLOGI D'ORO, BRILLANTI.
PUTTANE.

SECONDO VOI, COME SI PUO' FARE PER FAR TORNARE "IL CUORE" A QUESTI CAZZO DI DOTTORINI DA 4 SOLDI?
LORO CREDONO CHE CON LA LAUREA APPESA AL MURO POSSONO FARE CIO' CHE VOGLIONO.
IO NO.
IO LI VEDO , LAVORARE SENZA PASSIONE, SENZA INTERESSE SE NON QUELLO ECONOMICO.

E VEDO I MALATI AFFIDARSI A LORO COME SE FOSSERO DI FRONTE A DIO.

CHI LO SPIEGA A QUELLI CHE I NUOVI DOTTORI FANNO IL LORO LAVORO SOLO PER DENARO?

CHI TRA VOI STUDIERA' MEDICINA SOLO PER FARSI NOTARE DAGLI ALTRI? O SOLO PERCHE' PAPI PAGA?

QUALCUNO HA IDEA DI COSA SIGNIFICHI VERAMENTE PRENDERSI CURA DEI MALATI?

IL VIDEO ME LO BLOCCAVANO!

visto il film... e devo dire che un film straordinario... poiche parla di una persona straordinaria... che ha saputo combattere il suo dolore per poi dedicarsi alla completa cura degli altri... studiando medicina e capire il modo di praticare questa professione per aver il bene dei pazienti....

mi e capitato di vedere gente che cmq ci metteva cuore e anima in questo lavoro.. che sapeva trattare le persone malate senza mai mostrarsi scontroso o altro e mostrando almeno un cenno di sorriso anche se poteva avere per conto suo tanti altri problemi....
pero a volte capita quello che non se ne frega altamente un cazzo.. ti da quello che ti deve dare.. fa quello che ce bisogno di fare e al massimo se ti dice come vanno le cose (e molte volte usando la terminologia specifica che una ignrante in materia non sa di cosa sta parlando e non ha la grazia di tradurre o di dirlo in parole piu comprensibili)
e vero... bisognerebbe portare a certi soggetti un po di umiltà.... magari facendo un corso piu dettagliato... ma non basato sugli studi.. lo studio porta solo nozioni... ma fallo a contatto con la realta vera... magari perche no portarli in africa e fare il dottore un po li... poi voglio vedere se li riesce a trattare di merda quellla povera gente...

cmq il fatto sta che se anche spieghi le cose come stanno... cioe che alcuni dottori non sanno proprio cosa vuol dire esser un dottore.. no perche magari non sappiano diagnosticare una malattia ma in quanto non sappiamo proprio come comportarsi... le cose non cambierebbero.. perche credo che si basino piu sul "talento" che sul fatto dell umiltà....
io cmq spero che almeno qualcuno (o la maggior parte) di buono ne uscira dei dottorandi nuovi....
anche perche se vuoi far soldi non certo ti metti a fare il medico... devi avere dei requisiti adatti... non perche te lo dice l università se sei idoneo o no a far il medico.. ma deve esser di tua coscienza....

io credo che esser a contatto tutti i giorni con dei malati sia una cosa abbastanza forte di per se... perche devi aver tu la forza di affrontare la giornata e portare forza a loro.. dagli rassicurazioni... curarli... scambiarci perche no due chiacchere e due battute per non fargli pesare il fatto che siano malati...
poi cmq e una gran cosa.. perche con il tuo aiuto stai aiutando gli altri che ne hanno piu bisogno e ti senti gratificata... e ogni sforzo che fai e niente... perche non lo fai tanto perche sei costretto a farlo.. ma perche lo fai con amore... lo fai con passione... anche se a volte ci possono esser qualche crollo.. ma non importa.. l importante e poi rimettersi in pista e fare quello che abbiam scelto di fare...
io la penso cosi... poi non so se sbaglio...

Non ho visto il film, ma lo farò!

Sai, purtroppo è così....molti medici hanno come unica ambizione i soldi e il prestigio che la posizione professionale offre! Colpa anche un po' nostra...è una caratteristica tipica italiana quella di elevare a dio la figura del professionista!!
C'è ancora qualcuno che lo fa con passione...pochi, ma ci sono!!

Non mi occupo di medicina...ma faccio volontariato in ospedale, reparto pediatria! Beh, non faccio nulla di straordinario...sono solo 2 ore a settimana...2 ore nelle quali faccio giocare i bambini ricoverati...e molto spesso, 2 ore nelle quali chiacchiero con i genitori provati dalla degenza del proprio figlio :)
Spesso ci ringraziano...e a volte sento che lo fanno col cuore!! qualche volta mi sono sentita dire "quello che fate voi per i bambini, è importante quanto quello che fanno i medici...e a volte lo è anche di più" .... queste parole ti gratificano veramente più di quanto potrebbero gratificarmi i soldi se venissi pagata!!!!

Eppure, quando dico a qualcuno che faccio volontariato prima mi chiedono se vengo pagata e quando specifico che essendo volontariato lo faccio GRATIS...mi guardano più o meno così:

Ho visto il film e fa ridere e commuovere nello stesso tempo. Molto bello.
Anch'io vedo molta freddezza nel personale medico... quando era ricoverato mio padre, eravamo noi a dire al dottore "per favore ora che è sveglio si faccia vedere da mio padre, anche se ha già parlato con noi!" Mio padre ha subito il primo intervento senza sapere che faccia avesse il suo dottore! E non è giusto, perchè il paziente deve provare a stabilire un rapporto di fiducia con chi lo cura.
Non lo so quale potrebbe essere la soluzione, proprio perchè si tratta di umanità... non è una cosa che puoi impartire a chi ne è privo.