I graffiti sono argomenti molto discussi.... per voi sono una forma d'arte o vandalismo? Per me bisogna distinguerli: chi va in giro ad imbrattare statue, monumenti,ecc QUELLO è vandalismo... ma quello che si vede per strada, sui muri, in metro quella è arte... belle iniziative sono quelle che ha fatto (ad esempio) il comune di viterbo che ha costruito uno spazio enorme per i writers...

lebronsf ha scritto:

I graffiti sono argomenti molto discussi.... per voi sono una forma d'arte o vandalismo? Per me bisogna distinguerli: chi va in giro ad imbrattare statue, monumenti,ecc QUELLO è vandalismo... ma quello che si vede per strada, sui muri, in metro quella è arte... belle iniziative sono quelle che ha fatto (ad esempio) il comune di viterbo che ha costruito uno spazio enorme per i writers...

in pratica è tutto vandalismo purtroppo.
In teoria bisogna distinguere, secondo me, le opere d'arte dalle scritte dei bimbominkia e quelle su statue e affini...
Ogni città dovrebbe avere degli spazi dedicati ai writers seri!

Jp ha scritto:

lebronsf ha scritto:

I graffiti sono argomenti molto discussi.... per voi sono una forma d'arte o vandalismo? Per me bisogna distinguerli: chi va in giro ad imbrattare statue, monumenti,ecc QUELLO è vandalismo... ma quello che si vede per strada, sui muri, in metro quella è arte... belle iniziative sono quelle che ha fatto (ad esempio) il comune di viterbo che ha costruito uno spazio enorme per i writers...

in pratica è tutto vandalismo purtroppo.
In teoria bisogna distinguere, secondo me, le opere d'arte dalle scritte dei bimbominkia e quelle su statue e affini...
Ogni città dovrebbe avere degli spazi dedicati ai writers seri!

le scritte ti amo, ecc... io non le considero proprio graffiti pensa tu... comunque quando vai in certe città i graffiti la rendono più bella...

Allora, intanto farei una distinzione di ciò che può essere "scritto" su un muro, perchè qualcuno ha detto qua sopra, ci sono "scritte" e "scritte".

Se parliamo delle semplici tag, più o meno elaborate, è una cosa che non capirò mai. Nel senso che andare in giro per il quartiere e scrivere il proprio nome su tutto ciò che si vede è inutile, semplicemente uno spreco di bombolette. Le tag andrebbero vicino ai veri "Graffiti", i veri e propri disegni. Allora hanno un senso. Oppure in posti del tutto irragigungibili (ad esempio, potrei capire un tag fatto magari sulla cima di un palazzo irraggiungibile... una sorta di "I Was Here". Non darebbe nemmeno particolare fastidio suppongo), dove magari non si ha tempo o interesse a fare un disegno più elaborato.

Per ciò che concerne invece i veri e propri Graffiti con la G maiuscola, io penso che potrebbero andare su qualsiasi cosa, con intelligenza però. Il Writing, per come la penso io, dovrebbe essere dissacrante per definizione, ma fatto in maniera intelligente: colpire spazi inutilizzati magari sotto gli occhi di tutti, oppure se qualche pazzo decidesse ad esempio (sto' parlando per assurdi) di fare una statua a Mussolini o Berlusconi, credo che graffitarla come segno di dissenso possa starci... Non pezzerei mai il Partenone per esempio, perchè sarebbe come coprire l'arte con altra arte, e una mancanza di rispetto.

Sono invece molto contrario a portare il Writing nei musei o a vedere il movimento scendere a patti col comune, in progetti atti a contenere e a indirizzare i Writers... Mi sembra limitativo... Portare mainstream una cosa che è underground per definizione...

Comunque per chiudere, consiglio un ascolto della più bella canzone italiana sull'argomento

Cooler ha scritto:

Allora, intanto farei una distinzione di ciò che può essere "scritto" su un muro, perchè qualcuno ha detto qua sopra, ci sono "scritte" e "scritte".

Se parliamo delle semplici tag, più o meno elaborate, è una cosa che non capirò mai. Nel senso che andare in giro per il quartiere e scrivere il proprio nome su tutto ciò che si vede è inutile, semplicemente uno spreco di bombolette. Le tag andrebbero vicino ai veri "Graffiti", i veri e propri disegni. Allora hanno un senso. Oppure in posti del tutto irragigungibili (ad esempio, potrei capire un tag fatto magari sulla cima di un palazzo irraggiungibile... una sorta di "I Was Here". Non darebbe nemmeno particolare fastidio suppongo), dove magari non si ha tempo o interesse a fare un disegno più elaborato.

Per ciò che concerne invece i veri e propri Graffiti con la G maiuscola, io penso che potrebbero andare su qualsiasi cosa, con intelligenza però. Il Writing, per come la penso io, dovrebbe essere dissacrante per definizione, ma fatto in maniera intelligente: colpire spazi inutilizzati magari sotto gli occhi di tutti, oppure se qualche pazzo decidesse ad esempio (sto' parlando per assurdi) di fare una statua a Mussolini o Berlusconi, credo che graffitarla come segno di dissenso possa starci... Non pezzerei mai il Partenone per esempio, perchè sarebbe come coprire l'arte con altra arte, e una mancanza di rispetto.

Sono invece molto contrario a portare il Writing nei musei o a vedere il movimento scendere a patti col comune, in progetti atti a contenere e a indirizzare i Writers... Mi sembra limitativo... Portare mainstream una cosa che è underground per definizione...

Comunque per chiudere, consiglio un ascolto della più bella canzone italiana sull'argomento

quasi completamente d'accordo... ma a volte scendere a patti non vuol dire essere limitati ma semplicemente ottenere un qualcosa che non si per forza limitativo...

lebronsf ha scritto:

quasi completamente d'accordo... ma a volte scendere a patti non vuol dire essere limitati ma semplicemente ottenere un qualcosa che non si per forza limitativo...

"Scendere a patti" è per definizione un compromesso, e un compromesso è qualcosa in cui si sacrifica qualcosa, per ottenre qualcosa. E' come quando le major accettano di firmare con artisti a patto che loro diventino un po' più commerciali. Non sono d'accordo sul porre dei "paletti"... Così è come se il comune dicesse "Guarda, tu limita la tua arte a certi spazi, e io ti lascio fare"... Non acceterei mai un compromesso in qualche mia passione.

In ogni caso, se il writing fosse fatto con intelligenza da tutti, non ci sarebbero nemmeno questi problemi. Se è così condannato, è solo perchè qualche idiota va in giro a imbrattare muri taggando a caso, oppure mettendo messaggi politici o volgarità a caso. E' chiaro che la gente comune non coglie la differenza tra un writer che disegna un mega-graffito Wilde Style, e un neo-nazi che scrive su un monumento "Boia chi molla"... Ma questo vale un po' per tutto... Penso solo che un "vero" Writer non dovrebbe farsi "Ingabbiare" da compromessi.
Una volta non c'erano tutti questi problemi.
Per farti un esempio, quest'anno sono stato ad Atene. Lì la città è piena di graffiti, ma nessuno si sognerebbe di andare a graffittare il Partenone (Penso...). Tutti i graffiti sono su muri grigi della metropoli o sulle saracinesche, così i commercianti non hanno un danno d'immagine... Questo è writing intelligente!

P.s.: Giusto perchè siamo in tema... un ricordino dalla Grecia. Ne ho fotografati un sacco, e questo era in pieno centro...

già
è limitativo sia da questo punto di vista, ma anche se pensi che il comune non è che può dare l'autorizzazione a qualunque writer, ci sarà sicuramente qualcuno che rimane fuori o per scelta o per forza

cooler sono d'accordo con la distinzione... ma penso che già dare uno spazio invece di condannare aprescindere sia meglio.... poi è vero che la mentalità di certe persone non riesce a distinguere scritte politiche e tag... allora bisognerebbe spiegare alla gente le differenze per poi fa capire...