Ricky-One ha scritto:

Non so quasi niente sullo sviluppo del cervello e simili. Ma aldilà di una blanda predisposizione genetica, un bambino quando nasce puoi insegnargli a ragionare e a sviluppare determinati comportamenti, come gli insegnamenti. Un bambino è una spugna che assorbe il mondo esterno: se parli una lingua a un bambino nei primi anni di vita la comincia a padroneggiare con una certa rapidità. Così avere un ambiente positivo attorno, che gli insegna elementi positivi, di certo contribuisce largamente a non suicidarsi.
Forse la famiglia in questo caso era troppo opprimente in termini di scuola? Forse non era abbastanza presente?
Oppure è avvenuto tutto in modo silenzioso? In questo caso, forse la famiglia non ha incentivato a parlarne, a tirar fuori i problemi quando questi si presentano. Forse non c'era dialogo.

Chi lo sa'. In ogni scenario possibile, l'elemento famiglia è sicuramente stato chiave per determinare questo suicido. E' un fatto ineluttabile.

E ma non è detto, cioè...per esempio, un ragazzino tende molto a voler contraddire i suoi per sua natura. Addirittura se ti cagano troppo e ti insegnano troppa gioia di vivere potresti odiare la vita (così come da piccolo dicevo parolacce per fare dispetto ai miei )

Ricky-One ha scritto:

Ovvio.
Ma tu hai tirato fuori la frase per sostenere l'idea che dietro al suicidio ci sia egoismo. Ma non si tratta egoismo, far valere diritti su una cosa propria.
Sembra quasi, da come l'hai detta (sì, attraverso internet riesco a percepire il tono delle tue parole :lol ), che un buon motivo per non suicidarsi sia il fatto di arrecare dispiacere ad altre persone. Ma questo fattore è e deve essere totalmente ininfluente sulla decisione che si prende in merito al suicidio, proprio perchè questo gesto riguarda esclusivamente noi e nessun altro.
Certo poi ognuno va le proprie valutazioni di causa ed è libero di fare la bilancina dei pro e dei contro del gesto nel momento in cui si trova lì. Ma in generale non parlerei di egoismo, proprio per questo motivo.

No, no scusami...mi sono espresso male e/o non hai capito il tono delle parole :-)

Intendo solo dire che vista da fuori è stupido dire povero bambino e additare i suoi, se mai poveri i suoi....cioè non penso sia egoismo lo suicidio, o meglio non lo è di più che mollare una ragazza che non ami più (per tornare al paragone)...ma proprio perché chi ti è vicino soffre, additargli ulteriori colpe (oltretutto senza conoscere i fatti specifici) mi sembra sbagliato.

Ricky-One ha scritto:

Non è leggerezza quella nell'attaccare i genitori. Non è nemmeno attaccare i genitori. Non quei genitori. Ma tutti i genitori che non si accorgono che il figlio ha un problema, per quanto tu riesca a nasconderlo. Tutti i genitori che non hanno un dialogo con i propri figli perchè "ah tanto le famiglie 'mulino bianco' non esistono, tanto sono adolescenti, tanto che problemi vuoi che abbia...".

Pensare che sia "normale" che una famiglia non si accorga che un ragazzo sta per suicidarsi non è una cosa felice.

Non è normale ma può succedere, sopratutto perché tu conosci il campo (tu inteso tu che vuoi suicidarti). Cioè ritengo che tu possa essere un ottima famiglia, e non accorgerti di una cosa...la famiglia si accorge di quello che tu ti fai accorgere.
Se hai dovizia di particolari nel preparare certi gesti, non se ne accorge...

Ovviamente in linea generale, visto che i fatti specifici non posso conoscerli :-)

secondo me quando uno si suicida, soprattutto un ragazzo fa capire alla famiglia che lo sta per fare, non ha certo una mente preparata e tanto lucida da affrontare la morte come fosse una cosa quotidiana, nessuno ce l'ha, neanche un militare in afghanistan... Figuriamoci se un ragazzino va tranquillo tranquillo come se fosse niente senza far trasparire nessun sentimento a suicidarsi... dai... stiamo parlando della realtà non della favoletta di cappuccetto rosso ahahah è stato nelle forze speciali ha programmato tutto e pam, fischiettando come fosse niente si è messo una corda al collo E SSSSSSICURAMENTE non ha fatto capire NULLA ai suoi xD
come minimo è stato in depressione, COME MINIMO.
Poi bisogna come ha detto tufu vedere la dinamica dei fatti, ma di sicuro non è andato con lucidità e apaticità ad impiccarsi...

giv ha scritto:

secondo me quando uno si suicida, soprattutto un ragazzo fa capire alla famiglia che lo sta per fare, non ha certo una mente preparata e tanto lucida da affrontare la morte come fosse una cosa quotidiana, nessuno ce l'ha, neanche un militare in afghanistan... Figuriamoci se un ragazzino va tranquillo tranquillo come se fosse niente senza far trasparire nessun sentimento a suicidarsi... dai... stiamo parlando della realtà non della favoletta di cappuccetto rosso ahahah è stato nelle forze speciali ha programmato tutto e pam, fischiettando come fosse niente si è messo una corda al collo E SSSSSSICURAMENTE non ha fatto capire NULLA ai suoi xD
come minimo è stato in depressione, COME MINIMO.
Poi bisogna come ha detto tufu vedere la dinamica dei fatti, ma di sicuro non è andato con lucidità e apaticità ad impiccarsi...

Se vuoi attirare l'attenzione, la attiri...:)

comunque,da un punto di vista psicologico la predisposizione e l'educazione contribuiscono entrambe a formare l'individuo,ci sono scuole che prediligono l'influenza di una parte piuttosto che dell'altra,comunque è una questione di pareri e non c'è "soluzione" unilaterale.

detto questo non penso sia giusto dare la colpa unicamente ai genitori,certo,magari avranno fatto la loro parte ma non mi piace dare giudizi,sopratutto su questioni di cui non so nulla.