Un giornale in lingua romena, realizzato a Verona, per dare notizie ai romeni residenti tra la città e la provincia. È il primo settimanale di informazione, cultura e dibattiti nato nel Veronese che si rivolge alla comunità romena, che con i suoi 18.000 componenti è una delle più numerose tra le comunità straniere che vivono sul territorio scaligero.
Il nuovo periodico di chiama «Informatorul de Verona» e la proprietà e dell'associazione Open onlus, che si occupa del rimpatrio assistito dei romeni che hanno avuto difficoltà a integrarsi in Italia, di cui è presidente Adrian Sgaroiu, mediatore culturale, da molti anni residente a Verona.
Il direttore responsabile è il giornalista veronese Giampaolo Corso e la redattrice è Ada Indries, giovane romena che vive da diversi anni a Verona, laureata in Scienze della Comunicazione all'università di Verona e attualmente iscritta al corso specialistico in giornalismo e relazioni pubbliche.
Il periodico, regolarmente iscritto al Tribunale di Verona, viene stampato a Settimo di Pescantina e la redazione si trova, almeno per ora, nella sede di Open onlus in via Stella 9, in centro storico.
Il primo numero uscirà sabato 2 luglio ma è già stato realizzato un numero zero di quattro pagine. La prima è una dettagliata premessa dedicata alla presentazione del periodico mentre le successive contengono servizi su Open onlus e un articolo sul viaggio di tanti immigrati dalla Romania a Verona sul «bus della speranza». In quest'ultimo articolo Ada Indries racconta come i romeni che arrivano a Verona vivano questo viaggio in pullman, tra disagi e aspettative.
Le altre due pagine contengono invece notizie di servizio sulla documentazione necessaria agli immigrati, tra cui l'«apostila» relativa a una norma giuridica sulla legalizzazione dei documenti affinchè vengano riconosciuti come validi al di fuori del Paese dove sono stati emessi. Chiude nell'ultima pagina la composizione di un poeta romeno del XIX secolo, Mihai Eminescu, sulla condizione degli stranieri.
Il periodico verrà distribuito in cinquemila copie nei luoghi frequentati dai romeni, come negozi, chiese di culto ortodosso, luoghi di ritrovo frequentati da romeni.
«L'idea è di realizzare un giornale di servizio per i romeni che vivono a Verona», spiega Sgaroiu, «in particolare per coloro che hanno ancora difficoltà con l'italiano. Ma abbiamo raccolto anche la richiesta di molte famiglie romene con bambini o giovani che volevano un testo agevole per mantenere e continuare a trasmettere la lingua romena in famiglia, anche per mantenere un contatto culturale con la propria nazione d'origine».
E precisa:«Vorremmo creare un punto d'incontro per i romeni, per scambiarsi notizie e opinioni, rispondere a quesiti e fornire consulenze su questioni diverse, grazie al contributo di specialisti come avvocati e sindacalisti che si metteranno a nostra disposizione. Il giornale sarà "laico", cioè senza connotazioni politiche o religiose. Personalmente mi auguro che diventi uno strumento di comunicazione intercomunitaria».
Il primo numero del periodico, che nelle intenzioni uscirà ogni sabato, è stato stampato grazie ad una serie di contributi economici raccolti tra veronesi e romeni ma ha già in prospettiva l'acquisizione di spazi pubblicitari. «Contiamo sull'appoggio di qualcuna tra le 800 ditte romene iscritte alla Camera di Commercio di Verona», auspica Sgaroiu, «per la maggior parte ditte individuali ma di cui 125 aziende con più addetti. Chiaro che siamo aperti a qualsiasi tipo di sostegno e di collaborazione sul piano degli articoli. Va precisato chi ci manda comunicazioni in italiano le vedrà poi pubblicate in romeno».
FONTE: LARENA.IT