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 LEGGE BAVAGLIO

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MessaggioTitolo: LEGGE BAVAGLIO   LEGGE BAVAGLIO Icon_minitimeVen Lug 09, 2010 8:56 pm

Oggi c'è stata la giornata di sciopero dei giornalisti contro la legge bavaglio...indovinate quali giornali nazionali sono usciti regolarmente in edicola?? Il Giornale e Libero Laughing cmq giusti ieri sra si sono aperti degli scenari inquietanti (anche se ampiamente prevedibili) che fanno chiarezza sul perchè il berlusca spinga cosi' tanto sulla legge bavaglio:

l cuore del Popolo della libertà ha una vita segreta, un’attività sotterranea. Una “nuova P2” coagulata attorno al faccendiere Flavio Carboni. Le intercettazioni la svelano. Ed è per questo che Silvio Berlusconi dice che questa legge “è sacrosanta” Il satrapo anziano vuole il bavaglio. “È sacrosanto”, ha detto a Studio Aperto, dopo aver fatto il giro delle radio e delle tv compiacenti, Tg1, Tg2, Tg4, per tentare di fermare gli smottamenti di consenso nella sua maggioranza e nel paese. L’eco delle sue parole risuona ancora in questo giorno di silenzio della stampa italiana. Un giorno in cui è più facile comprendere perché lo vuole a tutti i costi, il bavaglio: sono proprio le intercettazioni a permettere di sviluppare indagini come quella che ha scoperto una “nuova P2” coagulata attorno al faccendiere Flavio Carboni, non senza contatti con il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Le intercettazioni, impietose, continuano a disvelare il fondo melmoso e occulto del potere italiano. Scoprono i giochi segreti che si svolgono attorno a Silvio Berlusconi.

Carboni, finito in manette giovedì con altre due persone, è un “campione d’Italia”. Ha attraversato la storia di questo paese almeno a partire dagli anni Settanta, quando ha avviato affari con Berlusconi, sotto l’ombrello della P2, quella classica, quella di Licio Gelli, di Roberto Calvi (e, appunto, di Silvio Berlusconi, tessera numero 1816). C’è un rapporto storico tra Carboni e i fratelli Silvio e Paolo, fin dai tempi dei progetti edilizi in Costa Turchese, degli investimenti per Olbia 2. C’è una vecchia frequentazione tra Carboni e Marcello Dell’Utri.

Ma non è archeologia investigativa, quella che emerge dall’inchiesta di Roma sulla “nuova P2”. Ci sono, da una parte, gli affari da realizzare oggi: nel settore dell’energia eolica in Sardegna, per esempio, con rapporti stretti con i vertici del potere politico dell’isola, su su fino al presidente della Regione Ugo Cappellacci. Ma, dall’altra, c’è di più. Quello che emerge è un sistema di potere. Il vecchio metodo della vecchia P2: determinare le scelte della politica, pilotare le decisioni della magistratura, teleguidare l’informazione, dirottare soldi e affari. Quel metodo continua anche oggi. Per esempio nei tentativi di influire sulla Corte costituzionale che nel 2009 doveva decidere sul Lodo Alfano (cioè sulla salvezza totale, sull’improcessabilità di Silvio Berlusconi alle prese con il processo Mills). A maggio 2009, a casa del giudice della Consulta Luigi Mazzella, a Roma, arrivano il suo collega Paolo Maria Napolitano, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Carlo Vizzini e lui, Silvio Berlusconi in persona. Una delle più imbarazzanti cene nella storia della Repubblica. Sui giornali esplode lo scandalo. Appare chiaro il tentativo di condizionare la Corte. Eppure il progetto non viene abbandonato. Quattro mesi dopo, a pochi giorni dal giudizio della Consulta, il lavoro iniziato è proseguito da Denis Verdini: il 23 settembre, infatti, il coordinatore del Pdl riunisce nella sua abitazione romana Carboni, Dell’Utri, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, i magistrati Antonio Martone e Arcibaldo Miller, oltre ad Arcangelo Martino e Raffaele Lombardi (i due personaggi arrestati con Carboni nell’inchiesta romana).

L’obiettivo è influire sulla Corte perché non bocci (come invece farà) il Lodo Salvaberlusconi. Ma la superlobby segreta lavora anche per influire sulla decisione della Corte d’appello di Milano che deve valutare l’esclusione della lista Formigoni alle Regionali. Per pesare sull’attività del Consiglio superiore della magistratura. Per sostenere la candidatura di Nicola Cosentino alle regionali in Campania…

Il fatto che le manovre non riescano non assolve chi comunque le mette in atto, non sminuisce di un grammo le sue responsabilità. La “nuova P2” lavora a tempo pieno per sostituire gli interessi degli “affiliati” alle regole istituzionali, ai percorsi della democrazia. In questo sodalizio, che somma influenze massoniche e presenze opusdeiste (Dell’Utri), ha un ruolo centrale Denis Verdini. Ruolo politico, anche al di là dell’eventuale qualificazione giudiziaria. Verdini è, al tempo stesso, potente coordinatore del Pdl, banchiere di un piccolo Banco Ambrosiano pronto a finanziare gli amici, punto di riferimento degli uomini della “cricca”.

Il Popolo della libertà ha un cuore segreto, un’attività sotterranea. Le indagini dei magistrati, con le intercettazioni telefoniche e ambientali, possono svelarli. Ecco perché per Silvio Berlusconi, massimo punto d’equilibrio politico della “nuova P2”, la legge bavaglio “è sacrosanta”.

fonte : Ilfattoquotidiano.it
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MessaggioTitolo: Re: LEGGE BAVAGLIO   LEGGE BAVAGLIO Icon_minitimeVen Lug 09, 2010 8:58 pm

per chi non sapesse cosa è la legge bavaglio qui c'è un piccolo sunto su cosa cambierà per i magistrati nelle indagini e su cosa cambierà x i giornalisti riguardo alla libera informazione:



COSA CAMBIA PER I MAGISTRATI:

- GRAVI INDIZI DI REATO: le intercettazioni sono possibili solo in presenza di gravi indizi e se assolutamente indispensabili per le indagini. Il Pm dovrà avere “specifici atti di indagine” cioè altri elementi concreti che provino le responsabilità di chi finisce sotto controllo.

- L’AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE: per ottenere l’ok all’intercettazione non basterà più il pronunciamento del Gip ma sarà necessaria l’autorizzazione del tribunale collegiale.

- INTERCETTAZIONI AI PARLAMENTARI: quando si ascolta la voce di un parlamentare durante la conversazione di un indagato ogni atto deve essere secretato e custodito in archivio. Per proseguire nell’ascolto va chiesta l’autorizzazione alle Camere anche se il politico parla sull’utenza di terzi.

COSA CAMBIA PER I GIORNALISTI:


- BLACK OUT SULLE INDAGINI: E’ vietato diffondere notizie su qualsiasi atto anche se non segreto fino alla fine dell’udienza preliminare. Se la legge fosse già stata approvata, i cittadini non avrebbero saputo, ad esempio, né delle indagini sugli appalti del G8 e dell’eolico né delle drammatiche morti di Stefano Cucchi e Federico Aldovrandi.

- VIA LE TV DAL TRIBUNALE: niente riprese durante i processi senza il consenso di tutte le parti. Vietate anche le immagini dell’Aula. I cittadini, quindi, non potranno seguire in tv le fasi del dibattito.

- LA NORMA D’ADDARIO: sono vietate le registrazioni e le riprese senza l’autorizzazione preventiva dell’interessato. Per chi non è giornalista professionista è confermata la condanna a 4 anni di carcere per le riprese e le registrazioni “fraudolente”.

- WEB: i siti informatici sono equiparati ai giornali. I blogger hanno l'obbligo di rettifica in 48 ore. Questo sancirebbe la morte del giornalismo partecipativo e della diffusione delle notizie via web.
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MessaggioTitolo: Re: LEGGE BAVAGLIO   LEGGE BAVAGLIO Icon_minitimeLun Lug 12, 2010 8:33 pm

eh ma senza gimmy che difende l'indifendibile non c'è gusto!! =P
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MessaggioTitolo: Re: LEGGE BAVAGLIO   LEGGE BAVAGLIO Icon_minitimeMer Lug 14, 2010 8:56 am

Dago ha scritto:
eh ma senza gimmy che difende l'indifendibile non c'è gusto!! =P

AHAHAH AHAHAH AHAHAH AHAHAH AHAHAH
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MessaggioTitolo: Re: LEGGE BAVAGLIO   LEGGE BAVAGLIO Icon_minitime

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