Anonymous punta al “pezzo grosso”. Con un comunicato pubblicato dal sito “Village Voice”, il noto gruppo di hacker ha annunciato di voler mandare in down Facebook – il social network più famoso del mondo con 750 milioni di utenti all’attivo – il prossimo 5 novembre.
A spingere il gruppo di “attivisti” più agguerrito della Rete verso questa ambiziosissima impresa, la presunta vendita dei dati personali degli utenti attuata da Zuckerberg. Per Anonymous (così come per Julian Assange), Facebook vende i dati di tutte le persone registrate al sito alle agenzie governative.
“Facebook vende informazioni ad agenzie governative e dà accesso clandestino alle aziende di sicurezza in modo da poter spiare le persone da tutto il mondo. Molte di queste cosiddette aziende di infosec etiche lavorano per governi autoritari, come quelli di Egitto e Siria“, recita l’ultimo video-comunicato di Anonymous. Vediamolo insieme.
La data del 5 novembre non è stata scelta a caso dagli hacker anonimi più famosi del mondo. In quel giorno, infatti, nel Regno Unito e in Nuova Zelanda viene festeggiato il fallimento dell’attentato ordito da Guy Fawkes e altri cospiratori cattolici inglesi che nel 1605 volevano assassinare il re Giacomo I d’Inghilterra e tutti i membri del Parlamento inglese.
Oggi l’Inghilterra si è trasformata nel Web, il re Giacomo è diventato Mark Zuckerberg e gli attentatori sono degli hacker con un’etica (o presunta tale). L’attentato – per fortuna figurato e relegato al solo mondo virtuale – questa volta riuscirà o la storia si ripeterà e qualcuno fermerà i cospiratori belligeranti appena in tempo per evitare il caos?
Staremo a vedere. Intanto, se non avete mai sentito parlare di Anonymous (quasi impossibile ormai), andatevi a rileggere alcune delle loro gesta documentate sul nostro sito, prima fra tutte l’attacco del 13 febbraio 2011 ai siti istituzionali italiani.
FONTE:GEKISSIMO.COM
Opinione personale: a questo giro anonymous ha proprio toppato. Intanto sono molto scettico sul successo dell'operazione, non è il sito del governo Italiano o paypal, è Facebook, è abituato ad avere una quantità di traffico oltre la nostra immaginazione, ed è un target allo stesso livello di Google. Se non hanno sviluppato qualche sistema di nuovissima generazione, non funzionerà.
Poi da un punto di vista etico: vogliono far credere che nessuno in Anonymous usa Facebook? Io credo invece che lo usino tutti, e siano tutti consapevoli della straordinaria capacità di questo strumento. Quindi vogliamo sindacare sulla "vendita di informazioni"? E come si aspettano che possano sopravvivere i mastodontici server di Facebook, che per gli utenti è perfettamente gratis, se non con la pubblicità? E perchè allora non attaccare google, che in questa storia di "vendere le informazioni" è probabilmente il leader maximo?
Mi sembra una bella mossa pubblicitaria per Anonymous, che vuole solo alzare un polverone... Anche perchè se devi portare un vero attacco a un simile gigante del Web, non gli dai anche un preavviso.
Mi sta cadendo un po' questo gruppo di "hacker". Mah, vedremo...