Concy31 INVINCIBILE
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| Titolo: Quando Facebook ti salva la vita Mer Gen 18, 2012 2:48 pm | |
| Una donna dello Utah ha usato Facebook per chiedere aiuto dopo che lei e il suo bimbo di 17 mesi sono stati tenuti in ostaggio in casa per quasi cinque giorni. Il sergente di polizia Jon Arnold ha raccontato che la donna si era nascosta in un armadio con un computer portatile e ha inviato la sua richiesta di aiuto sul sito di social networking, avvisando che lei e il bambino sarebbero morti se non fossero stati salvati, come riporta l’ Huffington Post. RICHIESTA D’AIUTO - Il post su Facebook ha spinto qualcuno degli amici a chiamare la polizia, che si è recata a casa della donna per verificarne le condizioni. “Facebook era l’unico contatto con l’esterno di cui disponeva in casa”, ha raccontato la polizia, “e si sono verificate le condizioni perché potesse usarlo”. La polizia ha arrestato Critchfield Troy Reed, 33 anni, incarcerandolo per sequestro aggravato di persona, sodomia forzata, aggressione aggravata, violenza domestica, abusi su bambini, crudeltà verso gli animali, tra le tante accuse. IL RACCONTO DELLA VITTIMA - Dopo che la polizia ha separato la coppia, la donna ha raccontato la storia della sua segregazione: a lei e al bambino non era permesso lasciare la casa, era stata ripetutamente picchiata, stuprata e aggredita per cinque giorni. Critchfield le aveva sequestrato il cellulare e quanto disponesse per contattare l’esterno. La vittima presentava contusioni e altre lesioni fisiche compatibili con le accuse, ma ha rifiutato di farsi visitare in ospedale, spiegando ai poliziotti che anche il bambino era stato malmenato. L’uomo le aveva impedito anche di cibare il cane di famiglia. Critchfield era già stato accusato di violenze nel 2010. |
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