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 IL MISTERO DI OAK ISLAND

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MessaggioTitolo: IL MISTERO DI OAK ISLAND   IL MISTERO DI OAK ISLAND Icon_minitimeLun Nov 12, 2012 10:25 pm

IL MISTERO DI OAK ISLAND 13006810
Il pozzo del tesoro di Oak Island



Oak Island è una tranquilla isoletta di 140 acri vicina alla
costa ad est della Nuova Scozia , situata nella baia di Mahone, fin dai
tempi dei primi colonizzatori americani sull’isola girano leggende di pirati. Le
leggende furono alimentate quando nel 1795 un giovane adolescente, Daniel
McGinnis, girovagando per l’isola notò una depressione sul terreno, proprio sotto
due alberi che sembravano essere stati tagliati da mano umana per tramutarli in
una specie di carrucola. Essendo a conoscenza delle storie raccontate sull’isola
che narravano di pirati e tesori nascosti, decise di tornare a casa ad avvertire
due suoi amici, John Smith e Anthony Vaughan. I tre giovani scavarono sul posto,
spinti anche dal fatto che appena iniziarono a scavare si imbatterono in un
lastricato di pietra che sembrava proteggere qualcosa. Continuarono a scavare
per alcuni giorni e ad un certo punto, quando raggiunsero una profondità di circa
3 metri, trovarono uno strato di tronchi di quercia, rimossero lo strato di
tronchi ma andando ancora pi in profondità ne trovarono altri due, uno a 6 metri
e uno a 9 metri.
Visto le numerose difficoltà nello scavare cosi in profondità abbandonarono
momentaneamente gli scavi ma si promisero di ritornare…e infatti
ritornarono...però solamente 8 anni dopo in compagnia di un ricco uomo d’affari,
Simeon Lynds, che incuriosito dalla storia decise di fondare una compagnia (la
Onslow Company) con il solo scopo di trovare il presunto tesoro nascosto a Oak
Island.


IL MISTERO DI OAK ISLAND 11335216999





Le prime scoperte importanti






Con i mezzi più adatti forniti da Lynds i tre raggiunsero in fretta i 9 metri
che avevano raggiunto 8 anni prima e si spinsero molto oltre. trovarono molte
altre cose oltre che a strati di tronchi a intervalli regolari di 3 metri l’uno
dall’altro; a 12 metri uno strato di carbone, a 15 metri uno strato di stucco, a
18 metri uno strato di fibre di cocco, ma la cosa più strana la trovarono a 27
metri di profondità, e cioé una lastra di pietra con delle strane incisioni.
Le incisioni nella pietra erano apparentemente una serie di simboli (linee,
quadrati, triangoli, etc etc) senza alcun senso, ma sottoponendoli ad uno studio
più approfondito da parte di studiosi di simbologia e lingue antiche, si scopri
che i simboli sulla pietra erano un messaggio in codice e che se veniva
sostituito un simbolo con una lettera ben precisa


, veniva fuori un messaggio che
recitava: “quaranta piedi più gi sono sepolti due milioni di sterline”.
Sull’iscrizione si vociferò che era solo un falso, infatti si diceva che era
stata fatta apposta da qualcuno che voleva incoraggiare nuovi investitori per la
ricerca del tesoro, di certo non può trattarsi di una coincidenza.
Che sia stata un falso oppure no, la pietra incoraggiò il proseguo degli scavi ma
poco più gi dello strato in cui venne ritrovata la pietra, la fossa venne
inondata di acqua marina con grande stupore di tutti i presenti. Qualche mese
dopo venne scavata una nuova fossa parallela ma entrò di nuovo l’acqua e questo
scoraggiò le ricerche della Onslow Company che abbandonò definitivamente il
progetto.




Un nuovo tentativo




La ricerca del tesoro di Oak Island venne abbandonata per oltre 45 anni fino
a quando la Oak Island Association decise di riprendere gli scavi; ricavarono la
fossa fino alla profondità da cui iniziava a entrare acqua, poi per impedire
all’acqua di entrare fecero due nuove buche, a est e a ovest, per intercettare
il canale che dal mare portava alla fossa del tesoro, ma non venne trovato alcun
canale.
Non riuscendo a capire come l’acqua entrasse la Oak Island Association decise di
tentare di prosciugare la fossa ma quando stavano per riuscire nell’impresa il
fondo della fossa del tesoro crollò su se stesso e tutto quello che si trovava al
suo interno cadde più in basso di qualche metro.
Molte persone si interrogarono


sul motivo per cui il fondo della fossa sprofondò
e soprattutto dove fosse sprofondato, se in qualche canale o in qualche grotta.
Diverse compagnie nel corso degli anni provarono a risolvere il mistero senza
successo fino a quando nel 1893 entrò in scena la “The Oak Island Treasure
Company ”.




Le Trivellazioni e la stanza di Cemento



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La compagnia fondata da Fred Blair scopri l’ingresso del tunnel di
allagamento a circa 110 piedi di profondità, lo tapparono con delle rocce ma
l’acqua continuava ad entrare, decisero poi di far esplodere il tunnel ma
l’acqua entrò di nuovo. A quel punto furono scavate nuove fosse parallele qua e
la per tutta l’isola per cercare di trovare altri canali senza però alcun
successo. Nel frattempo si continuò a trivellare la fossa del tesoro inondata
d’acqua, e a 170 piedi di profondità venne scoperta la cosa più importante mai
trovata fino ad oggi, Una stanza di cemento con delle pareti di 18 centimetri!!!
Bucato il cemento, dentro alla stanza la trivella prima urtò del legno, poi un
vuoto alto parecchi centimetri, fu raggiunto uno strato di metallo soffice, poi
quasi 3 piedi di pezzi di metallo, e poi altro metallo soffice.
Grande fu lo stupore degli scopritori della stanza, ma la cosa più strana e
probabilmente anche più importante, fu riportata alla luce attaccata alla
trivella, infatti da dentro la stanza era rimasto attaccato alla punta un pezzo
di pergamena


con delle lettere scritte sopra, ma che erano purtroppo
indecifrabili senza tutto il resto della pergamena. La scoperta della stanza
alimentò come al solito le speranze dei cercatori di tesori, era un enorme passo
avanti, soprattutto per gli oggetti riportati alla luce dalle trivellazioni. A
questo punto la Oak Island Treasure Company iniziò a scavare dei tunnel per
cercare di raggiungere dall’esterno della fossa la stanza di cemento, ma tutti i
tentativi risultarono vani sempre per causa dell’allagamento che continuava a
ripresentarsi ogni qual volta si superava una certa profondità.
Questi scavi per servirono a fare un’altra scoperta molto importante, nel maggio
1989 venne scoperto un secondo tunnel di allagamento presso South Shore Cove.
Questo secondo tunnel dimostrò ancora una volta che i progettisti della fossa
erano molto ingegnosi, e probabilmente tutto questo fù fatto per proteggere
qualcosa di valore, perchè fare un lavoro cosi grande per niente? Le ricerche del
tesoro proseguirono per altri 36 anni, nel 1936 Gilbert Hadden, insieme a Fred
Blair, iniziò una nuova ricerca sull'isola e lontano dalla fossa scopri un
frammento di pietra con delle iscrizioni identiche alla lastra di pietra
ritrovata anni prima nella fossa del tesoro. Inoltre allo Smith’s cove trovò
anche delle travi di legno che furono usate probabilmente dai costruttori
originali della f
ossa.







Strani oggetti in profondità






Nel corso degli anni emersero dagli scavi qua e la per l’isola, cose a dir
poco incredibili che alimentarono ancora di più la convinzione c


he più sotto ci
fosse qualcosa. Tra gli oggetti più importanti ritrovati ci sono due anelli d’oro, dei
pezzi di bottiglie e i pezzi di pergamena sopracitati, ma oltre a questi sono
stati trovati anche altri oggetti di poca rilevanza, come dei chiodi, un pezzo
di un barile etc etc… La cosa sorprendente non sono gli oggetti in se, ma la
profondità a cui sono stati trovati, infatti ricordiamoci che dopo l’allagamento
della fossa tutto quello che è stato ritrovato proviene da trivellazioni a oltre
110 piedi di profondità.
Il ritrovamento di oggetti cosi


interessanti attirò un nuovi cercatori, nel 1938
entrò in scena Erwin Hamilton, che ricominciò a trivellare i pozzi pr


ecedentemente
abbandonati dagli altri cacciatori di tesori. Il ritrovamento più importante fatto da
Hamilton furono delle schegge di quercia a -54 metri sotto uno strato di calcare
naturale, cosa pi impossibile che strana, il mistero si infitti ancora…
Nel 1959 Bob Restall scopri una roccia con scritto 1704 vicino allo smith’s
cove, ma durante uno scavo perse i sensi e cadde nella fossa, il figlio e due
operai si gettarono per salvarlo ma tutti e quattro persero tragicamente la
vita.
Successivamente nel 1965 Bob Dunfield cercò di risolvere la situazione usando dei
mezzi più moderni come bulldozer e gru per bloccare i flussi di acqua nei tunnel
di allagamento, non riusci nel suo intento ma scopri che sotto l’isola c’era una
caverna di calcare naturale.




Oggi a Oak Island, la Triton Alliance




Dopo tutte queste peripezie siamo arrivati ai giorni d’oggi e Oak Island è
rimasta un mistero. Dagli anni 70 se ne sta occupando la Triton Alliance,
capitanata inizialmente da Daniel Blankenship che con mezzi più moderni ha fatto
numerose scoperte e ritrovamenti.
Durante scavi qua e la per l’isola, ritrovò: un paio di forbici, un cuore di
pietra, dei tronchi con incisi dei numeri romani risalenti a 250 anni fa, un
paio di scarpe di pelle e un paio di strutture in legno tenute insieme da delle
fascette di metallo e dei chiodi. Incuriosita da tutte queste scoperte la Triton
commissionò ad uno studio di geologi una costosissim


a perizia sull’isola, il
risultato dello studio geologico non fù mai reso pubblico ma fatto stà che dopo
questo studio la Società investi più soldi che mai nel progetto.
Nel 1976 la Triton diede il via al progetto più ambizioso mai realizzato a Oak
Island, il progetto fù chiamato “Borehole 10-X”, e consisteva nel conficcare
letteralmente nel terreno un grande tubo di acciaio lungo pi di 70 metri, vicino
alla fossa del tesoro. Questo servi a raggiungere delle cavità naturali al
disotto dell’isola, che probabilmente la Triton si aspettava già di trovare per
via dello studio geologico, fu calata una telecamera all’interno del tubo e
delle immagini a dir poco fantastiche vennero riprese nelle cavità sotterranee.
Si poteva vedere distintamente una mano amputata che galleggiava nell'acqua
insieme a tre casse di legno e altri strumenti, più tardi fu visto anche un corpo
umano!
Viste le immagini inviarono giù dei sub ma che non ebbero successo viste le forti
correnti presenti nelle cavità. Prima che i sub finirono di esplorare le cavit la
Borehole 10-X croll su se stessa quasi uccidendo Blankship che si salv per
miracolo.
Attualmente i misteri di Oak Island sono ancora celati nelle sue cavità
sotterranee, la Triton sull’orlo del fallimento sta chiedendo al governo
canadese dei fondi per continuare gli scavi ed ha in progetto di costruire un
tunnel di cemento armato per raggiungere le grotte scoperte con il progetto
Borehole 10-X.




Il mistero continua




Forse non si saprà mai quale sia il tesoro di Oak Island, e forse neanche il
tentativo con il tubo di cemento armato avrà successo, questo non lo potremo mai
sapere fin quando la Triton non porterà a termine il suo progetto. Molte ipotesi
nel corso degli anni sono state fatte sul tesoro, dalle più pessimistiche che
pensano che non esista alcun tesoro, fino alle pi fantasiose che attribuiscono
la realizzazione della fossa addirittura ai cavalieri templari che raggiunte le
coste americane, nascosero il loro tesoro (Santo Graal?) in questa piccola
isoletta.
Che ci sia o non ci sia il tesoro, Oak Island sempre un luogo affascinante che
attira sempre appassionati di misteri e cercatori di tesori.


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MessaggioTitolo: Re: IL MISTERO DI OAK ISLAND   IL MISTERO DI OAK ISLAND Icon_minitimeLun Nov 12, 2012 10:27 pm

HO VISTO QUESTO DOCUMENTARIO QUALCHE SERA FA SU FOCUS, CREDO. BEH...PARLANO DI SACRO GRAAHL... O ALTRI TESORI. E SE FOSSE SOLO UNA MEGA TROLLATA?
TIPO CHE UNO E' RIMASTO SU QUELL'ISOLA DA SOLO , MAGARI ANCHE UN PIRATA ABBANDONATO....
E COL TEMPO DI E' COSTRUITO TUTTA STA CAZZATA.
MAGARI ARRIVANO IN FONDO E SI TROVANO:


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