La metto solo ora, scusate il ritardo...

Citazione :

i è
trasformato in tragedia quello che doveva essere il festival dell’amore e
dell’amicizia. Il drammatico bilancio del Loveparade 2010, svoltosi
ieri a Duisburg, città tedesca situata nel Land del Nord Reno-Westfalia,
è di 19 morti e oltre 500 feriti (516 secondo le ultime stime), di cui
alcuni gravi. A causare il grave incidente, intorno alle 17, è stato il
panico di una folla
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composta da centinaia di persone rimaste intrappolate all’interno del
tunnel della Karl-Lehr-Strasse, unico ingresso alla manifestazione.

Tra le vittime anche una ragazza italiana, la 21enne Giulia Minola,
presente alla “parata dell’amore” insieme all’amica, anch’essa 21enne,
Irina Di Vincenzo. Quest’ultima, già rientrata in Italia, afferma di
avere molto da denunciare su quanto accaduto. Oltre alla nostra
connazionale di Brescia, hanno perso la vita un olandese, due spagnoli,
una cinese, un’australiana e 13 tedeschi.

Al suo rientro, Irina
ha raccontato di non avere neanche capito quando ha perso di vista la
sfortunata amica, talmente era il panico collettivo della folla. La
studentessa di design continua descrivendo la situazione come un vero
inferno: “non si poteva andare né avanti né indietro, la strada era
senza uscita e le uniche vie di fuga, delle scale laterali dentro il
tunnel, erano state chiude dalla polizia”. La ragazza, ancora
sconvolta per quanto accaduto, ha detto di avere molto da denunciare
riguardo alla cattiva organizzazione (“convogliare tutta quella gente dentro ad un tunnel cieco e claustrofobico è stato un grave errore”) e all’intervento della polizia locale (“sebbene gran parte si dava da fare per aiutare chi in pericolo, altri erano quasi indifferenti e immobili nelle loro postazioni”).

Dopo il grave incidente di ieri, gli organizzatori dell’evento di
musica techno, ne hanno annunciato la cancellazione definitiva. La
Loveparade nacque nel 1989 a Berlino e fu una conseguenza dello spirito
di innovazione e cambiamento che si respirava in Europa tra la fine
degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90. Il primo appuntamento ebbe
luogo 4 mesi prima della caduta del muro di Berlino e fu principalmente
una manifestazione politica che tramite la musica inneggiava alla pace e
alla fratellanza tra le nazioni., parteciparono 150 persone.


Dopo il dolore espresso dal Papa e dal cancelliere tedesco Angela
Merkel, a parlare è il presidente della Germania, Christian Wulff, che
chiede un’inchiesta approfondita. Nel frattempo monta la polemica: la
stampa tedesca parla di una grave sproporzione tra agenti di sicurezza e
i partecipanti: 1200 contro 1 milione e mezzo. La polizia ridimensiona
le cifre e il suo sindacato afferma di aver denunciato da giorni le
carenza del piano di sicurezza previsto.

In Italia, il capo
della protezione civile dichiara che da noi non sarebbe mai successo un
incidente del genere per via della grande esperienza nell’organizzazione
di grandi eventi. Bertolaso continua
dicendo che è impensabile
utilizzare un così limitato spazio (il tunnel era lungo 200 metri e
largo 20) come una via, d’entrata e d’uscita, per una manifestazione del
genere.

Per quanto riguarda le altre dizioni del festival di
musica dance elettronica fondato dal dj Dr. Motte, un unico incidente
(non considerando quelli causati da caldo, alcool e droghe) era avvento
nell’edizione berlinese del ’99 in cui un giovane perse la vita in una
rissa.

Il motto dell’edizione 2010 della parata era Duiburg: The art of Love.

Rettifica: le morti diventano 21.... che schifo di mondo...

Sono una di quelle persone che probabilmente, vedendo un tunnel con milioni di persone e una coda potenzialmente infinita, se ne sarebbe tornato indietro...