Ecco i principali ritrovamenti fatti finora nell’ultimo rifugio dell’ex numero uno di al Qaeda
L’ultima rivelazione in ordine di tempo è quella di un’
ampia collezione di video porno ritrovata nel covo di Osama bin Laden la notte di lunedì 2 maggio,
quando il capo di al Qaeda è stato ucciso nel corso di un’incursione dei
Navy Seals americani ad Abbottabad, vicino alla capitale pachistana
Islamabad. A riferirlo è stata l’agenzia
Reuters, che cita una fonte dell’intelligence che ha chiesto l’anonimato.
Ma
è da giorni, ormai, che continuano a emergere nuovi dettagli su quel
che è stato ritrovato nell’ultima abitazione del terrorista.
Si parla di un campo di mariuana, di lattine di Coca Cola e di Pepsi e altri
oggetti piuttosto insoliti per
il fondatore di una Rete del terrore intenzionata a combattere
l’Occidente. Si tratta di scoperte che alla lunga permetteranno di avere
un quadro sempre più preciso delle abitudini di bin Laden, del suo
entourage e dei membri della famiglia che abitavano con lui. Ecco una
rassegna dei principali ritrovamenti resi noti fino a questo momento.
La collezione porno.
Stando al rapporto della Reuters, nel covo di Abbottabad è stata
trovata una scorta “piuttosto estesa” di materiale pornografico
registrato elettronicamente e utilizzando standard moderni. Secondo
alcuni si tratterebbe solo di notizie divulgate con l’intenzione di
screditare la Rete del terrore. Secondo altri esperti, invece,
all’interno dei video si potrebbero nascondere dei messaggi rivolti ai
fedeli.
Il campo di marijuana. Un video della
Cnn ha mostrato un campo coltivato a cavoli, patate e marijuana ad
Abbottabad. Precisamente, l’area si trovava proprio intorno alle mura
che circondano l’abitazione in cui è stato ucciso bin Laden. Alcuni
commentatori hanno sottolineato come la marijuana cresca anche in modo
spontaneo in questa zona del Pachistan, ma non si può escludere che il
campo fosse utilizzato proprio dall’ex capo di al Qaeda e dal suo
entourage.
L’afrodisiaco naturale. Nell’ultimo
covo di bin Laden è stato ritrovato anche uno sciroppo di Avena Sativa,
una sostanza con effetti afrodisiaci. Gli usi più comuni di questo
prodotto sono due: accrescere il desiderio sessuale e combattere
l’acidità di stomaco.
Il diario personale. Tra
gli oggetti ritrovati ci sarebbe anche un breve diario tenuto dal
terrorista. Tra l’altro, bin Laden scriveva di mirare a un’uccisione “di
massa” l’11 settembre 2011, di avere come suo primo obiettivo il
presidente degli Stati Uniti, seguito dai leader militari americani e
dal segretario alla Difesa. Per lo sceicco, però, il vice presidente Joe
Biden “non era un obiettivo importante” (leggi l’articolo pubblicato da
The Week).
La chiavetta Usb. Come ha spiegato il quotidiano americano
Washington Post,
nel nascondiglio non c’era alcun collegamento a internet, ma bin Laden
aveva comunque trovato il modo di comunicare con l’esterno. Lo sceicco
scriveva i messaggi sul suo computer, salvava il file su una chiavetta
Usb, che veniva quindi consegnata a un corriere di fiducia. Quest’ultimo
andava quindi in un internet caffè, copiava il contenuto del file e
inviava il messaggio via posta elettronica.
Coca Cola e Pepsi.
Per quanto odiasse l’Occidente, stando a quanto è stato ritrovato nel
suo covo, bin Laden, o comunque chi viveva con lui, beveva grandi
quantità di Coca Cola e di Pepsi.
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