Ogni volta che la benzina aumenta l'Italia insorge spesso sobillata
da articoli, post, interventi di politici e giornalisti che trovano
terreno fertile nella scarsa capacità di memoria (eppure Vico lo
diceva!) e scarse competenze aritmetiche degli italiani.
Il rapporto tra
costo del latte e costo medio della vita (aggiornato dall'ISTAT), dal 1960 ad oggi è quasi raddoppiato (da € 1,01 a € 1,73), il
costo del pane è passato da € 1,74 a € 2,56... aumenti, veri!
E la benzina? Il
costo della benzina (stiamo parlando anche qui del rapporto tra costo medio della vita e costo del prodotto) è passato da € 1,49 a € 1,395!
Quindi è addirittura calato, ma i giornali parlano di benzina e non di latte e pane! Perché?
Ho l'impressione che anche in questo caso, come in quello di cui mio
occupo in questo blog (codice aperto e openness), l'italianità (nella
sua accezione peggiore), la leggerezza e la voglia di fare "scoop" o
comunque di attirare lettori siano le cause della mis-informazione e
dell'abboccamento dei lettori: troppa è la voglia di farsi leggere,
troppa è la voglia di dire che va tutto male, troppa è la voglia di
lamentarsi un po'!
Come diceva
Paolo Zocchi:"la
cosa più semplice del mondo è criticare. La critica, molto spesso, è
un'arma intellettuale che funziona solo se, ad un certo punto, si
trasforma in proposta" e, se non si trasforma, aggiungo io, allora non
funziona.
Allora aspetto proposte, concrete e misurabili!
Da anni ci sentiamo dire che i costi della benizna aumentano a dismisura: è vero?
Da anni ci sentiamo dire che il software libero per la PA non va bene: è vero?
FONTE:WIRED.IT